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Gli infortuni in nazionale, ora tocca a Gasperini: “Certe gare non le guarda nessuno”

Gian Piero Gasperini ripropone la vecchia questione degli infortuni in nazionale in coda all’infortunio di Duvan Zapata

Gli infortuni in nazionale, ora tocca a Gasperini: “Certe gare non le guarda nessuno”

La vecchia questione degli infortuni in nazionale. Stavolta è Gian Piero Gasperini che la ripropone in coda all’infortunio di Duvan Zapata, uscito stirato dal suo impegno con la Colombia. “Come ho reagito quando l’ho saputo? Con un’imprecazione… – dice al Corriere dello Sport l’allenatore dell’Atalanta – Ho visto l’azione ed era evidente che si fosse fatto male. Paghiamo un conto salato alle nazionali e questa cosa non va bene, è inutile andare a giocare in giro per il mondo amichevoli che non hanno nessun significato: si sottopongono i calciatori a un tour de force di 12-13 giorni e in palio non c’è niente. E poi ci si lamenta se gli infortuni aumentano. Certe gare non le guarda nessuno, sono inutili sia sotto il profilo tecnico-tattico sia sotto quello dello spettacolo. Speriamo che questo scempio delle nazionali finisca: non si può fermare tre volte in tre mesi il campionato e le coppe. A questo punto meglio concentrare le sfide delle nazionali in un’unica sosta”.

Zapata salterà almeno tre partite, tra cui col Napoli di mercoledì 30 ottobre al San Paolo. “L’assenza di Duvan peserà parecchio, ma quando rientrerà sarà ancora più forte. Abbiamo Muriel dal quale mi aspetto che si integri nella squadra, che si muova in sintonia con gli altri e che acquisisca i concetti che abbiamo dovuto portare avanti troppo saltuariamente perché era alle prese con due problemi al ginocchio, due tonsilliti e due convocazioni della nazionale”.

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