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De Laurentiis ha ragione su tutta la linea

Mai vissuto un clima del genere. Con decine di scribacchini, candidati analisti, falliti allenatori e direttori sportivi, tecnici e analisti che per settimane hanno dato per spacciato il Napoli

De Laurentiis ha ragione su tutta la linea

Andiamo dritti al punto. Il presidente De Laurentiis ha sciolto l’incantesimo di qualche fattucchiera che abita alle falde del Vesuvio che ha ammorbato il clima, stravolto i sentimenti, ha spento i sorrisi e le speranze.

Mai vissuto un clima del genere. Con decine di scribacchini, candidati analisti, falliti allenatori e direttori sportivi, tecnici e analisti che hanno ammorbato queste settimane di avvio di tutto, dando per spacciato il Napoli. In crisi per aver sbagliato la campagna acquisti e addirittura per essersi affidato a mister Ancelotti.

Addirittura questo mondo di pseudogiornalisti spara che Ancelotti e De Laurentis se potessero se le suonerebbero di santa ragione. Carletto starebbe con le valigie pronte.

Andassero a quel Paese tutti insieme e per sempre. È come quelli che parlano di collusioni e complicità delle istituzioni scordandosi che i cattivi stanno da una parte e che i buoni esistono ancora. Ecco, ai maledetti il Presidente De Laurentiis ha ricordato che «la bandiera del Napoli deve essere amata».

Chi non l’ama vada a quel Paese. Se Mertens «vuole fare marchette in Cina per vivere 2 o 3 anni di merda è un problema suo». Dries, Il Ciro nostro napoletano forever è nei nostri cuori. Lui come Kalidou o Marek saranno napoletani a vita, più napoletani di Lorenzo Insigne.

Grande il Presidente che con la pazienza del saggio lo invita a decidersi: «Deve capire cosa vuole fare da grande. Non può avere un atteggiamento di sfida verso Ancelotti».

Fa il guappo di Frattamaggiore, Lorenzigno. Se non si ama la bandiera, adieu.

Perché ci dovremmo disperare se De Laurentiis scopre l’acqua calda? Davvero c’è qualcuno che pensa che Koulibaly, Fabian o Di
Lorenzo vogliono raggiungere la pensione a Napoli?

Suvvia, ricorda il “Pappone” dove si è visto che un “vecchietto” di 32 anni pretende uno stipendio annuale di 6 milioni di euro fino a 35 anni?

E sai che noia anche per i giocatori non poter sognare altre esperienze, allenatori, società, tifosi.

Perché non credere al Presidente quando dice che se dipendesse da lui Ancelotti potrebbe rimanere altri dieci al Napoli?

A questa nostra amata e dannata città andrebbe dato l’Oscar della follia. Stadio finalmente bello, spalti vuoti. Ora va un po’ meglio. A sentire e seguire le polemiche di questi “ominicchi” avrebbe detto un grande scrittore, abbiamo sognato la vittoria contro il Liverpool.

Signori cari, abbiate pazienza e fiducia. La bandiera del Napoli deve essere amata. Chi non l’ama se ne vada a quel Paese.

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