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Bellenger attacca il Comune: “Capodimonte senza servizi e ignorato dalla segnaletica stradale”

In una lettera, il direttore del Museo fa le sue rimostranze. L’assessore Daniele risponde proponendo un biglietto unico con il Mann. Che, però, esiste già

Bellenger attacca il Comune: “Capodimonte senza servizi e ignorato dalla segnaletica stradale”

Su Repubblica Napoli un duro attacco del direttore del Museo di Capodimonte, Sylvain Bellenger, al Comune di Napoli. Capodimonte è senza servizi, la sua importanza non è stata compresa dall’amministrazione. Il succo è questo.

E’ accaduto ieri. Alla chiesa della Misericordiella si presentava il progetto “Accogliere ad Arte”. Bellenger era assente, mentre per il Comune c’era l’assessore Nino Daniele.

Il fuoriprogramma

Ma Bellenger ha partecipato con una lettera letta da Francesca Amirante. Un fuoriprogramma in cui è riemerso un annoso problema, quello delle difficoltà che hanno i turisti nel raggiungere il Museo e che incide sulle presenze a Capodimonte.

Bellenger spiega:

“Sono stato molto lieto dell’invito a partecipare ad “Accogliere ad arte”. Condivido le priorità di questo progetto che vuole migliorare l’accoglienza turistica nella nostra città e proprio per questo motivo ho colto l’occasione per ribadire al Comune di Napoli alcune richieste esplicitate già quattro anni fa, a inizio del mio primo mandato a Capodimonte, e ahimè rimaste tuttora inevase”.

Il problema della segnaletica

Il direttore le elenca, a partire dalla segnaletica.

“Capodimonte resta invisibile nella città ed è incomprensibile che la più grande pinacoteca del Sud Italia, nonché il più grande museo della Campania e della città di Napoli, sia totalmente ignorato della segnaletica stradale. L’unica esistente, all’uscita della tangenziale di Capodimonte, è una freccia rivolta verso via Santa Teresa degli Scalzi e non c’è l’indicazione alla rotonda che dice che occorre fare inversione a “u”. Così si mandano i turisti in un viaggio senza ritorno in direzione opposta. Allo stesso modo, venendo da via Santa Teresa, non è indicato l’approssimarsi del museo”.

Gli infopoint non adeguati

Mancano inoltre gli infopoint, e anche un portale web unico per la promozione turistica.

“Mi sono recato personalmente agli infopoint turistici in città, marcando il mio accento francese e fingendomi turista, e ho chiesto come arrivare a Capodimonte. Ogni volta venivo scoraggiato con risposte del tipo “è lontano… ci vuole tempo per arrivarci”. Nessuno mi ha mai indicato come mezzo di trasporto lo Shuttle della CitySighseeing che parte dal San Carlo ogni ora e che esiste da 4 anni: un servizio che funziona benissimo e che garantisce orari certi di partenza e arrivo, nonché comfort e sicurezza ai viaggiatori”.

Il trasporto pubblico che non c’è

Il nodo dolente è però quello del trasporto pubblico.

“Le linee ordinarie degli autobus risultano sempre più carenti, per non dire inesistenti, sicuramente inadeguate all’importanza di Capodimonte nel panorama culturale europeo. La linea C63 per i Ponti Rossi o la 168 che percorre via Miano sono affollatissime e qualora il turista riesca a salire a bordo, deve fare attenzione a “borseggiatori professionisti” ormai noti. Perché, mi domando, non ci sono controllori a bordo dei bus?”.

Infine la sfida all’assessore:

“Assessore Daniele, la sfido a mettere in campo azioni concrete che possano smentirmi”.

L’assessore propone un biglietto che esiste già

E l’assessore ha replicato dal vivo. Ha dichiarato di aver parlato di questi problemi con Bellenger in uno scambio di sms e ha rassicurato i presenti rinnovando l’impegno del Comune a intervenire per risolverli.

Ha però aggiunto:

“Il problema di come raggiungere Capodimonte è ben più complesso e ritengo che le strategie per incrementare i flussi siano soprattutto di competenza del ministero. Magari si potrebbe pensare a un biglietto unico con il Mann per intercettare i più copiosi visitatori dell’Archeologico”.

A questo punto, dalla platea, è intervenuta una dipendente del museo, ricordando che il biglietto unico tra Mann e Capodimonte è già stato adottato e ha prodotto numeri deludenti, proprio perché i turisti non riescono a raggiungere facilmente Capodimonte.

Ribatte l’assessore:

“Dialogheremo. Capodimonte è nelle pupille dei nostri occhi. Faremo tutto il possibile”.

 

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