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Ancelotti: «Non è che Milik non giocava perché l’allenatore è un pirla, ma perché infortunato»

«Per me, Allan è un grandissimo giocatore. Dire che non può fare il play, è riduttivo. Ibrahimovic fantacalcio? Chissà, qua giocano tutti a fantacalcio»

Ancelotti: «Non è che Milik non giocava perché l’allenatore è un pirla, ma perché infortunato»

Ancelotti in versione Mourinho in conferenza stampa. Quando risponde alla domanda su Milik.

«Per lui il vento è cambiato molto velocemente, la chiave è stata il gol che ha fatto con la Polonia. Ha ritrovato fiducia, ottimismo, ha recuperato dall’infortunio. Perché vorrei ricordare che non è che Milik non ha giocato perché l’allenatore è un pirla, ma perché era infortunato.

Di Lorenzo

«Di Lorenzo, per il momento che sta vivendo, può giocare in tutte le posizioni. Abbiamo optato a sinistra per tenerlo più bloccato sulla sinistra, dove c’era Younes. Ha fatto molto bene. Younes ha fatto fatica nella prima parte, molto meglio nella seconda parte. Ha preso un colpo ed è uscito. Il suo apporto nella seconda parte è cresciuto molto, come quello di Insigne.

Ibrahimovic

«Quando ho letto il giornale, era l’una di notte a Los Angeles, mi fa piacere perché abbiamo avuto belle parole per Napoli, per la città, è perfetto. È fantacalcio? Chi può dirlo, qua giocano tutti a fantacalcio».

«È stata una partita sofferta nella prima parte, avevamo ancora qualche scoria, nella seconda parte l’abbiamo gestita molto bene.

«Abbiamo sofferto sulle palle inattive, è vero. Veloso calcia molto bene, è uno dei miglior in serie A. Loro di testa sono forti, l’avevamo preventivata questa sofferenza. La difesa ha fatto bene.

«Per me, Allan è un grandissimo giocatore. Dire che non può fare il play, è riduttivo. Non è solo un incontrista, così come Llorente non è solo un saltatore. So bene che non ha la qualità di Pirlo, di Zielinski. Tante volte è il difensore a fare il regista della squadra.

«Non subire gol. È importante, anche se considerato l’inizio di campionato, abbiamo  trovato molto in fretta la solidità. Meret ha fatto bene nella prima parte. Prendere pochi gol è importante, perché te ne servono meno per vincere la partita.

«Abbiamo faticato nell’uscita col pallone perché il Verona ha pressato molto alto. Non dobbiamo prendere eccessivi rischi, non ci dobbiamo scandalizzare se buttiamo la palla lunga».

 

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