Uefa e Leghe lavorano per trovare una formula che metta d’accordo le parti e rinnovi le coppe europee per recuperare gli introiti dei diritti televisivi
In programma oggi e domani a Ginevra il vertice dell’Assemblea Generale dell’Eca dove si parlerà soprattutto di coppe europee, perché se non è piaciuta la prima proposta avanzata proprio dall’Eca: 4 gironi da 8 squadre ciascuno; 24 formazioni su 32 confermate in base ai risultati dell’anno precedente.
Quello che è certo è che la Champions e l’Europa League a partire dal 2024 andranno modificate. Resta da studiare e capire quale sia il progetto che possa mettere tutti d’accordo.
La necessità, come tutto oramai nel mondo del calcio che è business, come riporta la Gazzetta dello Sport, nasce dal fatto che la formula appare essere diventata desueta e non desta più l’interesse dei broadcaster.
La prima proposta avanzata dal gruppo di Agnelli ha trovato contro i rappresentanti dei campionati nazionali e soprattuto delle piccole e medie squadre che l’hanno ritenuto un progetto ad esclusivo vantaggio delle big.
Non piace soprattutto che rispetto all’anno precedente solo 8 partecipanti siano nuove e che appena 4 di esse siano determinate dall’esito dei tornei nazionali. La nuova Champions sarebbe insomma più chiusa e svuoterebbe di significato i campionati.
Quello che era stato accolto con favore, nell’ottica che le coppe europee passino a 3 (nel prossimo Comitato Esecutivo del 24 in Slovenia sarà reso noto il nome ufficiale della terza coppa) era l’allargamento del numero di squadre partecipanti che passerebbero dai 96 del 2021 ai 128 del 2024.
Ci vorrà tempo per trovare un’intesa, ma la UEFA sta cercando di trovare un punto di incontro e ha creato una commissione straordinaria formata da otto rappresentanti provenienti da otto diverse federazioni dove vengono raccolte e analizzate le varie proposte.