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Buu a Lukaku a Cagliari, nessuna sanzione: “i versi non sono stati intesi come discriminatori”

Il calcio italiano continua a mettere la testa sotto la sabbia. «Versi ad opera di singoli spettatori, solo al momento del rigore”

Buu a Lukaku a Cagliari, nessuna sanzione: “i versi non sono stati intesi come discriminatori”

Il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ha assolto il pubblico di Cagliari: nessuna sanzione per i buu nei confronti di Lukaku. Buu che non sono stati percepiti come razzisti dai collaboratori della Procura federale. Conclusione che ovviamente non sorprende. Il calcio italiano continua a mettere la testa sotto la sabbia. Nel referto è messo bene in evidenza che i versi ci sarebbero stati solo in occasione del calcio di rigore – come se fosse una diminutio – e non sono stati considerati discriminatori.

Ecco cosa scrive il giudice:

considerato che il responsabile dell’Ordine pubblico ha fatto conoscere che la Questura di Cagliari ha segnalato che nelle fasi antecedenti il calcio di rigore, e solo in quella occasione, dal settore “Curva Nord”, abitualmente occupato dalla tifoseria di casa, si sono levati cori, urla e fischi nei confronti dell’atleta avversario Lukaku che si apprestava ad effettuare il tiro da rigore e che in tale circostanza dalla zona posta a sinistra guardando la porta sono stati percepiti alcuni versi da parte di singoli spettatori che però non sono stati intesi dal personale di servizio, né in vero dai collaboratori della Procura federale, come discriminatori a causa dei fischi e delle urla sopra menzionati;

ritenuto, in ogni caso, che non possono essere integrati i presupposti, in termini di dimensione e reale percezione, prescritti dall’art. 28 comma 4 CGS per la punibilità a titolo di responsabilità oggettiva delle condotte in questione;

P.Q.M.

Il Giudice Sportivo delibera di non applicare sanzioni a carico della Soc. Cagliari.

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