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Biasin: Milan-Inter, derby e spogliatoi agitati. Paquetà andrà in panchina, Brozovic in campo

Giampaolo non ha ancora chiaro il ruolo da affidare al brasiliano. Brozovic, invece, ha evitato la tagliola marottiana ed eviterà la panchina perché difficilmente sostituibile

Biasin: Milan-Inter, derby e spogliatoi agitati. Paquetà andrà in panchina, Brozovic in campo

Il derby milanese tra Inter e Milan arriva domani, appena alla quarta giornata di campionato. Non sarà indicativo per le sorti delle due squadre, troppo presto. Eppure la vigilia è già stata parecchio infuocata negli spogliatoi di entrambe le contendenti alla vittoria, scrive Fabrizio Biasin su Libero.

Nel Milan, Paquetà non ha gradito la sostituzione contro il Verona, nell’intervallo, e ha polemizzato con una “story” su Instagram. Si è reso necessario un faccia a faccia con Giampaolo, che però è stato bacchettato anche dal dg rossonero Boban.

Il tecnico del Milan, scrive Biasin, non ha ancora le idee chiare sul ruolo da affidare a Paquetà e forse non ha

“neppure tutta questa voglia di trovargli una maglia da titolare per il derby di domani”

Ma deve affrontare una serie di problematiche non indifferenti. La prima è che Paquetà è costato parecchio (40 milioni per il cartellino, altri 10 per le commissioni e una percentuale sulla futura rivendita da assicurare agli ex proprietari) e dunque il club pretende che scenda in campo e renda in qualche modo.

Il tecnico, però, non ha ancora deciso quale debba essere il ruolo del brasiliano. Lui vorrebbe giocare da trequartista, a Verona Giampaolo lo ha accontentato, ma poi lo ha sostituito alla fine del primo tempo, scatenando l’ira del sudamericano.

Il rapporto tra i due non è sbocciato, scrive Biasin, ma di chi è la colpa?

“La sensazione è che mentre Giampaolo sta cercando l’incastro giusto per il suo Milan (nelle ultime settimane ha cambiato più moduli che mutande), il giocatore che più di tutti dovrebbe aiutarlo ad accendere la luce si stia, in effetti, «nascondendo»”.

Paquetà è sembrato “timido, poco convinto, lontano dalla condizione ideale”, soprattutto quella psicologica. Molto diverso dall’esordio, in cui aveva impressionato per l’inventiva e la voglia di mettersi in mostra.

Giampaolo gli darà una nuova occasione, domani? Biasin conclude che è più probabile che Paquetà si accomodi in panchina a guardare i compagni.

Nell’altro spogliatoio, quello interista, invece, è toccato a Brozovic arrivare quasi alle mani con Lukaku. De Vrij ha provato a spegnere le polemiche dicendo,

“chi parla non è mai stato in uno spogliatoio”

Ma la faccenda spogliatoio esiste, scrive Biasin. Quella dell’Inter si chiama “Epic problema”.

“L’epic è quella boiata inventata dal buon croato Marcelo Brozovic, centrocampista interista: avvicini pollice e indice al mento, esibisci la tua migliore faccia da minchione e, infine, festeggi un qualche bel momento gioioso”.

A guardare il suo profilo Instagram, Brozovic, scrive, è un bravo ragazzo, ha un solo provblema:

“se gli fai girare le balle reagisce come il peggior Vittorio Sgarbi. Se poi chi gli fa girare le balle è un attaccante dell’Inter e veste la maglia numero 9, apriti cielo!, si incazza anche di più”.

Ecco perché, dopo la partita con lo Slavia Praga, è venuto quasi alle mani con Lukaku, reo soltanto di aver chiesto alla squadra di giocare meglio, seguendo le indicazioni di Conte.

La questione è finita lì, come accade in tutti gli spogliatoi del mondo, ma come è possibile, scrive Biasin, che “neppure il sergente Conte sia riuscito a tamponare l’annosa questione?”.

E poi c’è un altro problema: “quando diventerà grande Brozovic?”

Il croato è forse l’unico vero imprescindibile della squadra nerazzurra. Corre come nessun altro in serie A, si sbatte moltissimo.

“Le sue doti atletiche e tecniche, in effetti, gli hanno permesso di evitare la celebre «tagliola marottiana»”

ovvero quel meccanismo che allontana dagli spogliatoi tutti i rompiballe, che ha funzionato con Nainggolan, Icardi e Perisic.

“Brozovic (altro piantagrane) ha evitato l’«amputazione» proprio perché difficilmente sostituibile”.

Sarà escluso nel derby? A meno di sorprese, conclude Biasin, non accadrà, per un motivo:

“il croato non sarà mai Iniesta ma non è di sicuro un centrocampista banale. Se l’Inter martedì ha faticato assai, il problema è soprattutto dovuto alla scarsa vena del suo metronomo che, domani, proverà in qualche modo a prendersi una rivincita (si spera non negli spogliatoi)”.

 

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