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Il Sole 24 Ore elogia la Napoli dell’Universiade

Un grande successo anche di pubblico. Apprezzamenti per gli impianti ristrutturati: dal Palasport di Casoria, al PalaVesuvio, alla Scandone, alla Mostra d’Oltremare

Il Sole 24 Ore elogia la Napoli dell’Universiade

Sono numeri estremamente positivi quelli dell’Universiade napoletana. Oggi ne parla diffusamente Il Sole 24 Ore.

Spettatori e indotto

Le delegazioni presenti all’Universiade sono soddisfatte dell’organizzazione e dei servizi. I biglietti venduti nei primi quattro giorni della manifestazione sono stati 4mila. La cerimonia di inaugurazione è stata seguita da oltre 30mila spettatori presenti al San Paolo e da circa un miliardo di persone collegate in mondovisione con Rai 2 che ha trasmesso in diretta l’evento.

La Regione ha investito 280 milioni sulla manifestazione. Finora i biglietti venduti sono stati 200mila ma la stima è solo parziale e la partecipazione continua massiccia a Napoli e Caserta (un po’ meno a Benevento e Salerno).

40mila visitatori

Nelle città che ospitano gli eventi sportivi sono arrivate circa 40mila persone che, con la loro presenza, hanno influito certo sul traffico cittadino, ma hanno favorito bar, ristoranti e negozi di prodotti tipici.

Per ora non ci sono, su questo piano, stime ufficiali. L’Agenzia regionale per le Universiadi ha incaricato la Ptsclas spa di misurare le ricadute economiche dell’evento e i dati saranno diffusi a settembre, ma gli operatori turistici lo considerano solo un inizio: la speranza è che l’effetto promozione sia a lungo rilascio e garantisca flussi turistici nei prossimi mesi e anni.

Gli impianti restituiti alla collettività

L’Universiade non riguarda solo i centri delle città, ma anche le periferie.

Dei 70 impianti sportivi ristrutturati in Campania, il 60% è tra Napoli, Salerno e Caserta e gli altri sono per lo più in città di provincia o in aree ai margini.

A queste strutture, soprattutto, scrive Il Sole, è affidato il compito più importante:

“ci si attende infatti che possano supplire a carenze storiche e diventare centri di una nuova socialità e luogo di educazione del fisico e della mente per i più giovani”.

Come il Palazzetto dello sport di Casoria, abbandonato al degrado per dieci anni. Ha una capienza di circa 2.500 posti a sedere e una grande palestra adatta a diversi sport. Il suo restyling è costato 980mila euro, di cui 860mila stanziati dalla Regione Campania e 120mila dal Comune. Tirata a lucido, la struttura è stata destinata alle gare di taekwondo della Universiade, che, tra l’altro, è una disciplina di grande orgoglio, per Casoria, che ha avuto due suoi campioni mondiali, Mimmo D’Alise e Mauro Sarmiento.

Oppure il PalaVesuvio di Ponticelli, nell’area orientale di Napoli. L’impianto è di 9mila mq. Costruito nel 1989, comprende un palazzetto da 3mila posti, tre palestre, campi di calcetto, da tennis e anfiteatro. La ristrutturazione ha interessato il 70% dell’area ed è costata 7 milioni di euro. Il palazzetto era totalmente dismesso da anni, abbandonato al degrado. Oggi è “un sogno diventato realtà per i giovani di Ponticelli”. Potrà ospitare oltre 3mila spettatori e almeno 500 atleti al giorno.

E ancora, la piscina Scandone, tra le prime in Europa per grandezza e capacità ricettiva. Sono stati spesi 3,5 milioni per rifare il piano vasca, l’impianto di illuminazione, riqualificare gli spogliatoi e gli impianti elettrici ed idraulici.

Dopo anni di chiusura ha riaperto anche la piscina dei tuffi alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Oggi si presenta con piattaforme completamente rinnovate da 5, 7,5 e 10 metri, con trampolini da 1 e 3 metri. Si è anche intervenuto su spogliatoi, impianti idraulici, elettrici, di climatizzazione, sui filtri per il trattamento dell’acqua.

Gli stadi di Napoli e Salerno

E’ stata rifatta la facciata principale dello stadio Arechi di Salerno, che ha visto interventi anche negli spogliatoi, nei bagni, nell’impianto d’illuminazione e nell’installazione di 37.500 seggiolini.

L’intervento più rilevante è stato quello per lo stadio San Paolo che ha rinnovato completamente il suo look con una spesa di circa 20 milioni. Nuovi impianti audio e di illuminazione, ristrutturazione dei bagni e realizzazione di nuovi servizi igienici, nuova pista di atletica, sostituzione di 55mila seggiolini e due video wall installati.

Le spese per beni e servizi

La spesa più rilevante del capitolo beni e servizi, 35 milioni, è quella che ha riguardato il villaggio atleti, dislocato tra Napoli, Salerno e Caserta, con l’utilizzo di due navi da crociera per 4mila posti complessivi , sistemazioni alberghiere per 2mila posti e residenze universitarie per altri 2mila posti.

Trasporti, logistica e apparati di sicurezza hanno avuto un costo di 19,5 milioni, i sistemi Ict, hardware e software di 19 milioni, attrezzature, pavimentazioni e arredi di 11,2 milioni.

 

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