Il quotidiano racconta le emozioni di tanti che ieri erano allo stadio per la cerimonia di apertura delle Universiadi
Gianluca Agata sul Mattino di oggi racconta l’atmosfera del San Paolo di ieri sera per la cerimonia inaugurale delle Universiadi.
Piace il nuovo San Paolo versione Universiade. Piace perché finalmente il look dello stadio di Fuorigrotta fa sentire un po’ tutti napoletani più orgogliosi di loro stessi.
Tante le testimonianze raccolte di chi ieri sera c’era e spera di poter ripetere quell’esperienza anche durante il campionato. Famiglie con bambini piccoli che hanno potuto godere di uno spettacolo in serenità in mezzo alla folla.
Ragazzi alla prima esperienza sulle gradinate del San Paolo e anche tanti tifosi increduli di come in così poco tempo sia cambiato.
C’è ovviamente anche chi è già convinto che questa “lavata di faccia” durerà poco e che a breve si tornerà al caro vecchio San Paolo, con i sediolini rotti, i bagni indecenti e le scritte sui muri.
Ma è l’entusiasmo quello che colpisce e che coinvolge, quello dei ragazzi davanti allo spettacolo dei nuovi colori dello stadio.
Tra i tanti che sono rimasti abbagliati c’è anche Arturo Di Mezza, l’atleta napoletano quarto alle Olimpiadi di Atlanta 1996
«Anche io quando sono entrato nello stadio ho detto “wow” – racconta vivendo la sua prima impressione – ho vissuto il San Paolo, da tifoso, ai tempi di Maradona. Lo ricordo con i gradoni e senza la copertura. Ora vedere la pista di atletica, da sportivo mi fa sperare che si possa creare un grandissimo movimento culturale sportivo che possa servire per le prossime generazioni. Sarà anche pieno di “pecche” ma è un San Paolo bello che può ospitare anche grandi manifestazioni in futuro. Con il Collana, il Virgiliano, e in parte il Cus, abbiamo quattro piste di atletica da sfruttare quando non ne avevamo nessuna»
