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Perché l’Inter vuole cancellare Icardi dalla sua storia? Davvero tutto questo per Wanda?

Il Giornale ripercorre l’incredibile vicenda e pone e si pone delle domande. Perché il club caccia con ignominia un giocatore che è stato un simbolo?

Perché l’Inter vuole cancellare Icardi dalla sua storia? Davvero tutto questo per Wanda?

Addio fascia di capitano

Vittorio Macioce sul Giornale ripercorre la trama della telenovela tra Icardi e l’Inter alla ricerca delle eventuali responsabilità dell’attaccante argentino.

Il giornalista parte dall’ultimo gol in nerazzurro prima di Natale, un cucchiaio su rigore. Da lì in poi comincia la trama che ha portato Mauro a lasciare il ritiro di Lugano e a continuare delle vacanze forzato sul lago di Como in attesa di una nuova casa, perché per l’Inter di Conte è un calciatore non gradito

Icardi torna in ritardo dalle vacanze in Argentina e non paga la multa. Wanda Nara rivela in tv a Tiki Taka i mal di pancia di Perisic. Lo spogliatoio mette sotto accusa Maurito, la società e Spalletti lo scomunicano, via la fascia da capitano. Il centravanti si ritira nella sua tenda, come un Achille sdegnato e offeso, e la sua ira ricade sul destino dell’Inter: fuori da tutto. Sono i giorni dell’esilio e del ginocchio stanco.

Icardi giornale

Una funzione algebrica sbagliata

Quando Icardi torna finalmente in squadra, mentre l’Inter è in bilico, non è più lo stesso, non brilla, non emoziona, non trascina. Non è il campione da 100 e passa gol che ha fatto vibrare il cuore dei tifosi. Ma Mauro c’è e giura amore all’Inter e alla sua Wanda.

È una funzione algebrica sbagliata. Da qualche parte c’è un errore.

Quello che accade dopo è qualcosa di inspiegabile. Il primo gesto di Antonio Conte sulla panchina dell’Inter, prima ancora della conferenza stampa di presentazione è mettere fuori squadra Icardi, precisa che non c’è posto per lui. L’Inter si guarda intorno a caccia di figurine, qualsiasi soluzione purché non sia Mauro.

È qui il non detto. Maurito non viene semplicemente messo sul mercato. Maurito è svilito, svenduto, cacciato. È congedato dall’Inter con ignominia. Non importa a che prezzo e neppure che fine farà. Non c’è neppure l’antico fastidio di vederlo alla Juventus. Non c’è il timore di rendere più forti i nemici di sempre, quelli che da otto anni tengono in ostaggio lo scudetto.

Icardi sparirà dalla storia dell’Inter, come un ricordo sgradito, come una sciagura, come un nove passeggero che oltraggia la maglia di Meazza, Lorenzi, Angelillo, Boninsegna, Altobelli, Serena, Ronaldo, Vieri, Ibrahimovic, Milito. È una fotografia da sbianchettare.

Qualcuno parla di Wanda come vero pomo della discordia. Mauro avrebbe dovuto ripudiare la moglie per l’amante Inter. Ma si può chiedere a un qualsiasi lavoratore di tradire il suo amore? Icardi ha scelto la famiglia, quella con cui adesso trascorre la domenica sul lago di Como. Ma il dubbio resta.

è davvero Wanda la colpa? Eccolo il punto oscuro di questa storia. Cosa ha fatto davvero Icardi per subire la più metafisica delle condanne: il suo nome nel buio. È questa la risposta che Marotta e Conte devono dare. È un atto di verità verso tutti gli interisti.

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