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I bambini dello Spartak San Gennaro: “Vogliamo solo un campo su cui giocare”

Provengono dai rioni a rischio e sono sostenuti dalla solidarietà. Ieri hanno protestato davanti al Comune. Lo racconta Repubblica Napoli

I bambini dello Spartak San Gennaro: “Vogliamo solo un campo su cui giocare”

Lo Spartak San Gennaro è nato un anno fa. Un’esperienza di calcio popolare che coinvolge una trentina di bambini provenienti da aree a rischio della città. Vengono dal pallonetto di Santa Lucia, dai Quartieri Spagnoli, da Montesanto. Si allenano gratuitamente nei centri sociali tra Salita Pontecorvo e il parco Ventaglieri. Indossano magliette e pantaloncini come in una vera scuola calcio grazie alla solidarietà dei quartieri, che ogni mese raccolgono sottoscrizioni per tenere in vita il progetto.

Si allenano su campi di pietra, mentre sognano campi in erba, ma anche in terra battuta andrebbero bene.

Ieri pomeriggio si sono dati appuntamento fuori al portone di Palazzo San Giacomo, scrive Repubblica Napoli, per una protesta che si è trasformata in una partita a pallone.

Yuri, 9 anni, spiega:

“Ci alleniamo due volte a settimana su un campo di pietra. E quando cadi, ti fai male. Vorremmo un terreno in erba sintetica. Il mio sogno? Come tutti i miei compagni di squadra: diventare un calciatore”.

Alfonso De Vito, leader dei movimenti in città, ironizza:

“Dopo l’Universiade ci aspettiamo almeno le “Elementariadi”.

Il problema, spiega, è che perché esistano associazioni sportive no profit come lo Spartak occorrono campi di calcio, ma in città per la maggior parte sono privati, quindi costosi e quelli pubblici sono chiusi perché non c’è manutenzione o gestione:

“Ci vogliono 500-600 euro al mese da racimolare per fittare pulmini, comprare divise e palloni. Il Comune allora recuperasse almeno un campo per tutte le squadre che vogliono fare calcio no profit. Siamo disposti anche a offrire in cambio un campo scuola nel quartiere dove il Comune ci indicherà un campo”.

L’assessore allo Sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello, ieri ha ricevuto una delegazione. Ha spiegato che per i più piccoli l’assessore Gaeta ha dato il via libera a un campetto di calcio nei Quartieri

“Non pagheranno. Per i campi più grandi come il San Gennaro alla Sanità, il Caduti di Brema, l’Ascarelli, possono presentare una richiesta, la valuteremo anche se fuori termine visto che andava inoltrata entro il 31 marzo. Si tratta di servizi a pagamento, ma vedremo come fare per sostenere questo progetto sociale”

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