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De Laurentiis e Insigne: «Basta comportamenti infantili, gli ricorderemo che è un uomo»

Il presidente duro a Sky: «Deve mettersi a disposizione dell’allenatore che ha dalla sua una grande esperienza e una grande onestà intellettuale»

De Laurentiis e Insigne: «Basta comportamenti infantili, gli ricorderemo che è un uomo»

Queste altre parole di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, a Sky Sport 24. 

“Mi immagino un Napoli sempre più competitivo visto che l’asticella del campionato italiano si è alzata. Vorrei sempre un Napoli in cima ed in vetta ai desideri dei tifosi, giornalisti e calciatori stessi che animeranno questo torneo. Sarri alla Juventus, Conte all’Inter, il Milan che si è rinforzato, Fiorentina che si rinnova con la nuova proprietà, un Bologna con un tecnico di livello, Genoa e Sampdoria che si rinforzano. Una continuità con Mazzarri al Torino. Mi sembra campionato forte ed equilibrato”.

Su Insigne

“E’ un uomo, credo lo abbia capito, sennò glielo ricorderemo. Non può più comportarsi in modo infantile. Posso capire che in passato preferisse giocare in un certo modo, che non gli andassero bene certe cose. Ma una delle sue qualità è che può giocare ovunque, deve mettersi a disposizione dell’allenatore che ha dalla sua una grande esperienza e una grande onestà intellettuale. Napoli è casa sua, siamo felici di accoglierlo e a spronarlo per dare il massimo. Ha avuto stagioni felici, altre volte è stato scontento e ha reso di meno. Spero che sia l’annata della sua totale e straordinaria riconferma. Vorrei rivedere l’Insigne che ho visto in Nazionale”.

Su Albiol

“E’ un amico della famiglia Napoli, della mia famiglia. Ha appagato la mia richiesta per due anni, al terzo mi ha detto di voler andare altrove e non potevo dirgli di no”.

Su Manolas

“Dovevo sostituire Albiol con un pezzo da novanta, siamo intervenuti con capacità e determinazione. Sono contento faccia parte della nostra rosa”.

Su Rog e su Elmas

“Elmas? Ho detto molte volte che vogliamo prima vendere perchè abbiamo tanti calciatori. Se Rog dovesse andare da qualche parte, me lo stanno chiedendo in Germania, al Cagliari, altri club e italiani… Marko ha grandi qualità anche se ha giocato troppo poco, è un grande giocatore che ha giocato troppo poco, da metà campo fa gol da antologia. Se Rog dovesse trovare lidi migliori presso altri, non diremo di no. Amiamo che i nostri possano giocare più di quanto facciano da noi. Quindi siamo in attesa, se accadrà, Elmas potrà essere un profilo corretto per la nostra squadra”.

Su Ounas

“Ounas sta facendo grandi cose in Coppa d’Africa. Spero vadano in finale, mi piacerebbe vedere lui contro Kalidou Koulibaly, contrapposti per una volta, con Ounas che gli fa un gol come sberleffo. Potrebbe essere divertente, intrigante… Abbiamo tante richieste per Ounas ma verifichiamo, magari può essere più utile a noi”.

Sul Benevento

“Torna Maggio, è un grande ritorno: ho una sorpresa per lui, non la voglio svelare”.

Sulla vita di De Laurentiis e sul Napoli

 “Io lavoro sul Napoli, sono concentrato. Lavorare mezz’ora con noi fa venire il mal di testa: idee, confusione, verità, bugie, alternative”.

Sui cori razzisti

“Il degrado culturale nasce dai nostri politici, chiudono gli occhi e guardano altrove. Glielo rimproveriamo da una vita ma non succede nulla di positivo. Ho messo nel San Paolo telecamere in grado di individuare chi fa un coro contro chiunque o spara fuochi e che funzionano con algoritmi capaci di vedere chi accende un fumogeno, chi spara un trick track o chi fa un coro contro chiunque. Nel nostro abbonamento e nel nostro biglietto, anche per le singole partite, c’è un regolamento: chi verrà intercettato dalle nostre telecamere, sarà allontanato sine die e l’abbonamento verrà annullato immediatamente. Se i miei colleghi presidenti attuassero la stessa politica, i cori discriminatori non ci sarebbero più”.

Sul San Paolo

“Bisogna lavorare anche nel ventre per i lavori e fare altri lavori. Dico a Basile di riuscirmi a consegnarmi entro il 6 agosto gli spogliatoi per arredarli. Ho chiesto in Lega di spostare le prime due di campioanto fuori casa, oltre non si può fare: devono darsi una mossa per mettere in atto quelle attività che sono in atto da mesi. Le prime due amichevoli non li abbiamo date a pagamento per fare un regalo ai tifosi. Giocare contro il Liverpool non è di poco conto”

 

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