Sul Corriere della Sera commenta la vittoria dell’Italia contro la Grecia: “Davanti non c’è per forza un futuro radioso, ma è una squadra interessante, con un gioco molto personale. Un calcio audace”
La crisi, per la Nazionale italiana, è ormai alle spalle. Lo scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera, commentando la vittoria con 3 gol a zero contro la Grecia.
“Davanti non c’è per forza un futuro radioso, ma una squadra interessante, con un gioco molto personale”.
Sconcerti definisce il calcio dell’Italia “audace”, con due soli difensori classici, Bonucci e Chiellini e con un’ala sinistra stabile, Emerson, che sposta Insigne verso il centro. La manovra viene così dirottata a sinistra “dove appunto c’è abbondanza di uomini e di idee”, con Verratti in grande serata, che supera gli avversari “in fantasia e perfino in fisico”.
“L’Italia ha molta qualità in più dovunque ma soprattutto in mezzo al campo. Questo permette di giocare a due tocchi, una velocità d’esecuzione che i greci non possono sostenere. Infatti appena dentro la partita vengono travolti”.
Mancini lascia sempre almeno cinque giocatori nella fase di attacco e questo gli fornisce superiorità continua senza che ne risenta il centrocampo. Certo, l’avversario non era dei più forti, scrive Sconcerrti, ma “è stata comunque una partita esemplare” con solo un paio di errori in difesa.
“In conclusione, non siamo arrivati, ma stiamo tornando, abbiamo un gioco e voglia di dimostrarlo. Ci mancano punte vere, ma non era la serata in cui accorgersene, potevamo con gli altri segnare 4 o 5 gol”.