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L’Italia femminile in campo contro la Giamaica: “Un’armata Brancaleone caraibica”

Su Repubblica Emanuela Audisio racconta la Nazionale di Cedella Marley che, al debutto ai Mondiali, incontra la squadra della ct Bertolini

L’Italia femminile in campo contro la Giamaica: “Un’armata Brancaleone caraibica”

Oggi la Nazionale italiana femminile incontra la Giamaica, alle 18.

Per la prima volta, scrive Emanuela Audisio su Repubblica, le ragazze della ct Bertolini si scontrano con una squadra nettamente inferiore, sotto ogni punto di vista.

Le Reggae Girlz sono al loro debutto al Mondiale. Il loro punteggio è zero, avendo subito una sconfitta 3-0 dal Brasile.

Alle loro spalle non c’è un’organizzazione precisa, e neppure una grande forza economica. Sono ultime per ranking, per giunta.

“È un’armata Brancaleone caraibica, fisico e velocità”.

Il ct è il 55enne Hue Menzies, nato a Londra, cresciuto in Giamaica e trasferitosi in Florida. E’ stata Cedella Marley, finanziatrice della squadra, a volerlo in panchina, ma gratis, per assenza di soldi. Ora il suo stipendio è di 40mila dollari.

Menzies spiega:

“Cedella è l’architetta che con la sua fondazione ha costruito la nazionale. Le nostre sono geneticamente atlete, ma trovare i fondi per le calciatrici è più difficile. Il problema è culturale. Abbiamo pagato l’inesperienza all’esordio, ma ora basta farfalle nello stomaco, l’Italia è molto disciplinata in campo, cercheremo di scombinarla”.

La Audisio scrive che “la Giamaica del pallone è un puzzle”: 8 calciatrici su 23 sono nate nell’isola, 12 negli Usa e 3 in Canada. Nessuna di loro gioca in casa: Allyson Swaby e Carter giocano nella Roma, Patterson a Bari. La Swaby, tra Serie A e Coppa Italia, ha in tutto 696 minuti nelle gambe, 9 presenze e un gol. La Carter ha in tutto 90 minuti per un infortunio al menisco.

Tutte le altre sono disperse per il mondo e alcune non hanno nemmeno una squadra.

Bunny Shaw, 22 anni, è la star della squadra. Studia comunicazione all’università del Tennessee. Gioca per dimenticare la tragedia dei quattro fratelli morti: tre uccisi a Kingston in una lotta tra gang e uno morto in un incidente d’auto.

A porta c’è Sydney Schneider, studentessa bianca di 20 anni nata negli Stati Uniti da padre tedesco e madre americana di origini giamaicane.

Le altre due portiere sono Ashleigh Shim e McClure. La prima non ha nemmeno un contratto. Ha giocato nella Serie B tedesca, nella Serie A svedese, nell’Ncaa. L’altra è cresciuta nel Queens e paga di tasca sua per giocare in un club dell’Irlanda del nord.

L’Italia ha tre ammonite, tra cui la capitana Sara Gama. La ct Bertolini ha annunciato che comunicherà la formazione ufficiale solo all’ultimo minuto:

“La Giamaica è molto fisica e veloce e questo nelle donne fa la differenza. Io non faccio calcoli, alle ragazze ho detto che l’umiltà, intesa come capacità di apprendere, sarà fondamentale”.

 

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