ilNapolista

Il sogno del Carpisa: la cittadella del calcio femminile ad Agnano e il Collana

Sul Mattino il progetto della squadra femminile guidata dall’accoppiata Carlino-Cimmino. La squadra è un faro del centrosud e aspira al modello Juventus

Il sogno del Carpisa: la cittadella del calcio femminile ad Agnano e il Collana

Un grande progetto quello che ha in mente il Napoli Femminile Carpisa, e che racconta oggi Gianluca Agata sul Mattino.

Innanzitutto la costruzione della cittadella del calcio femminile napoletano. Che nascerà ad Agnano, avrà un campo a undici, altri campi più piccoli per gli allenamenti e anche, in futuro, una foresteria. Al Collana, invece, si pensa di disputare le partite del campionato di serie A.

Molto più che un sogno, per una squadra appena promossa in serie B e che già aspira al salto in A.

Del resto il Napoli femminile Carpisa ha numeri da grande squadra del Nord: 120 tesserate e cinque squadre. La prima squadra allenata da Giuseppe Marino, la Primavera di Pasquale Emiliano, l’Under 15 di Gennaro Cavallino, l’Under 12 e due squadre pulcini.

Un ottimo risultato, considerando che negli anni del tracollo dalla A alla C (con l’abbandono del Collana, soprattutto), le tesserate erano diventate la metà.

Oggi il Napoli femminile Carpisa rappresenta un faro per il centrosud. E il suo sogno è tornare a giocare al Collana, dove attualmente sono in corsa i lavori per le Universiadi. Una volta finiti, il Carpisa cercherà di inserirsi nel discorso relativo alla gestione.

Il modello seguito è quello bianconero. E’ a Vinovo che il Carpisa guarda “per poter crescere e diventare
sempre di più un riferimento del mezzogiorno”.

L’accoppiata Carlino-Cimmino lavora in tal senso, come spiega Lello Carlino, il presidente del Carpisa:

“Abbiamo fatto tanta gavetta per arrivare fin qui. Io partecipo solo per vincere e dopo l’altalena di risultati di qualche anno fa in cui ero impegnato in altre attività calcistiche ora le cose stanno volando. Il giorno in cui arriveranno sponsor nel calcio femminile allora crescerà tutto il movimento e con esso lo stipendio delle ragazze. Ben vengano tante squadre blasonate. Il rapporto con le ragazze è splendido ma sanno anche che oltre certi limiti non si può andare. Io dico sempre. Se avete amore per la maglia bene, altrimenti non trattengo nessuno”.

ilnapolista © riproduzione riservata