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Il Guardian e le tipologie dei maschi che non tollerano il calcio femminile

Ce n’è per tutti i gusti: da quello che “va bene esista, basta non sia trasmesso in tv” a quello che “è un prodotto inferiore”. Sono quelli che non guardano il Mondiale femminile e devono spiegarti perché

Il Guardian e le tipologie dei maschi che non tollerano il calcio femminile

Il Mondiale femminile ha provocato uno “squilibrio cosmico”, scrive Marina Hyde sul Guardian.

Qualcosa a cui rimediare. Per farlo, elenca le varie tipologie di uomini che è possibile incontrare in questi giorni di ribalta del calcio femminile: quelli che non guardano la Coppa del Mondo e che si sentono in dovere di spiegarti perché.

La prima tipologia descritta è quella degli uomini che semplicemente pensano che vedere il Mondiale sia quasi una costrizione (“Mr Stop Shoving It Down My Throat”, scrive, ovvero “Basta ficcarmelo giù in gola”).

Sono quelli che non hanno nessun problema a che il torneo femminile esista, sono di mentalità aperta, mica siamo più nel Medioevo. Ciò che proprio non sopportano è dover essere costretti a guardarlo. È una tipologia di uomo che è felice “che tu faccia il tuo calcio nel tuo privato, ma per favore, non farlo davanti a me e non coinvolgermi”. E soprattutto “non farlo vicino ai miei figli, e specialmente alla mia ragazza”.

Semplicemente, quest’uomo non sopporta di vedere il calcio femminile in tv o sul sito internet che normalmente guarda. È quello che dice: “Dai, restiamo seri per un minuto: nessuno vuole vederlo. Mettilo via”.

C’è poi quello che è urtato perché si sente definire sessista perché non segue il calcio femminile, quello che considera il calcio giocato dalle femmine un prodotto inferiore, persino quello che preferirebbe vedere il calcio femminile nei parchi la domenica mattina.

Oppure quello che dice “io supporto sempre l’Inghilterra, ma questa non è l’Inghilterra”.

E ancora quello che ha passato anni, anzi, decenni, a deridere la Fifa, definendola un gruppo di incompetenti che rubano denaro e fanno il minimo indispensabile per coltivare il calcio mentre si riempiono le tasche. Sa che gli uomini ottengono quattro volte gli spettatori che ottengono le donne ma anche 13 volte il montepremi e che il divario tra il montepremi maschile e quello femminile è aumentato negli ultimi quattro anni. Allora la Fifa non dovrebbe aver avuto ragione, in questo caso?

Infine, c’è quello che “io non sto guardando la coppa del mondo femminile”. È il più diffuso, e si sente in dovere di dirlo a quante più persone possibile.

 

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