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Esplode un altro caso alla Roma: è guerra aperta tra Totti e Bandini

Repubblica scrive che l’ex capitano si sente un ospite a casa sua e che potrebbe decidere di rassegnare le dimissioni

Esplode un altro caso alla Roma: è guerra aperta tra Totti e Bandini

Nella Roma esplode un altro caso dopo quello che ha coinvolto De Rossi. Stavolta riguarda Francesco Totti, che starebbe pensando di lasciare il club.

Il capitano giallorosso si sente “un ospite indesiderato in casa propria”, scrive Repubblica.

Qualche giorno fa ha declinato l’invito a partecipare al summit londinese con Pallotta, i dirigenti della Roma e il nuovo allenatore Fonseca e ha anche fatto sapere di non essere più tanto sicuro di voler accettare il ruolo di direttore tecnico.

“Il motivo è semplice: mentre il Ceo Guido Fienga gli chiedeva di assumere un peso specifico maggiore, il fronte anglo-americano faceva altre scelte”.

Come quella del nuovo ds Gianluca Petrachi, voluto fortemente da Franco Baldini, proprio il dirigente che è nemico storico di Totti e che il capitano è convinto volesse farlo fuori dalla Roma già nel 2011.

A marzo Totti chiese più potere nel club. Si espose per vedere riconfermato come ds Ricky Massara e ha sostenuto le candidature di Mihajlovic e Gattuso per la panchina, scrive Repubblica. Tutte proposte che, però, sono cadute nel vuoto.

“E nel viaggio a Madrid per conoscere Fonseca non c’è stato posto per lui”.

Da qui i dubbi sul nuovo incarico. Non gli va di non avere potere decisionale e soprattutto non accetta che a decidere sia Bandini.

“Nelle idee di Francesco, la fuga di notizie parte proprio da lì. E non sarebbe che il completamento di un’opera di eliminazione dalla Roma iniziata — lo ha scritto nella propria biografia — con la decisione di farlo smettere con il calcio giocato”.

L’unica sponda che ha Totti a Trigoria, scrive il quotidiano, è il ceo Guido Fienga. Per il resto, i contatti con Pallotta sono ridotti a zero.

Ieri, sui social, il capitano ha scritto:

“In questo momento vengono dette e scritte tante parole cercando di ipotizzare il mio pensiero e le mie scelte. A breve il mio punto di vista nelle sedi opportune”

Le possibilità sono tre, scrive Repubblica: o si dimetterà, o deciderà di trascinare “una situazione incancrenita” oppure accetterà il ruolo di dirigente tecnico dopo essersi assicurato garanzie adeguate che, però, dovrebbero comprendere l’allontanamento di Baldini.

“Scenario complicatissimo, visto che si tratta di un consulente che già ai tempi dell’ingaggio di Monchi giurò di scomparire. L’unico aspetto chiarissimo della vicenda però è proprio questo: tra Totti e Baldini, oggi, uno è di troppo”.

Se si dimettesse, Totti avrebbe comunque già delle alternative, al netto del dolore di abbandonare la Roma dopo una vita. Le enumera la Gazzetta dello Sport. Potrebbe trovare posto nella Figc, per esempio, o in Fifa e Uefa, che già in passato si sono avvicinate a lui (ma in questo caso l’inglese abbastanza abbozzato sarebbe un handicap). Oppure potrebbe volgere lo sguardo verso il Qatar, che potrebbe offrirgli un ruolo da testimonial per il Mondiale del 2022.

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