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Scaramucce tra Allegri e Nedved. Per il vicepresidente chi vivrà vedrà. Allegri non gradisce

Da quanto scrive la Gazzetta dello Sport, le visioni sembrano essere diverse anche relativamente al mercato. Max vorrebbe cambiare, Nedved dice che stravolgimenti non ce ne saranno

Scaramucce tra Allegri e Nedved. Per il vicepresidente chi vivrà vedrà. Allegri non gradisce

Uno scambio di battute piuttosto freddino, che getta una coltre di nebbia sul futuro in bianconero di Massimiliano Allegri. O quantomeno che dà la stura a nuove pagine di giornale e a ricami possibili.

Tutto è partito dalla frase di Pavel Nedved che, scrive la Gazzetta dello Sport, alla domanda sulla permanenza o meno di Max sulla panchina della Juve, ha risposto:

“Chi vivrà vedrà, uso una frase di mio figlio, aspettiamo”.

Il vicepresidente della Juventus ha anche invitato i tifosi a non aspettarsi grandi rivoluzioni di mercato:

“Abbiamo una rosa di assoluto valore sia in Italia che in Europa, migliorarla sarà difficile”.

All’affermazione di Nedved Allegri ha risposto con una stoccata:

“Non so che cosa volesse dire, ma Nedved è stato bravo a buttarla lì, almeno ha dato altri spunti di cui parlare, in attesa che io veda il presidente”.

Avrebbe insomma preferito maggiore chiarezza, il tecnico, la cui visione è diversa da quella societaria anche per quanto riguarda la Juve del futuro. Al mercato penserà la società, dice:

“che è stata molto brava in questi anni. Come ogni stagione bisognerà capire dove si può migliorare la rosa, stavolta siamo arrivati ai quarti in condizioni non ottimali per gli infortuni, ci mancavano 4-5 giocatori pesanti ed è stata una Champions anomala. La cosa fondamentale è creare una squadra equilibrata, ma Paratici è bravissimo nello scegliere i giocatori”.

Allegri vorrebbe modificare qualcosa della rosa, anche da questo dipende il suo futuro. Bisognerà capire cosa accadrà nell’incontro con la società, previsto per mercoledì:

“Io sono tranquillo perché ho una valutazione in testa da novembre. Bisogna lavorare con i giocatori che abbiamo ma pensando sempre al futuro, perché certe cose vanno cambiate. L’anno prossimo sarà molto più difficile, il margine d’errore s’assottiglierà. Bisognerà avere le idee chiare ed essere lucidi”.

 

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