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Sosa, Higuain, Mertens, il primato, i petardi: la storia del Napoli passa da Frosinone

In serie C la promozione in B con i ciociari, in B passò al secondo posto promozione, in A divenne campione d’inverno. Poi Mertens e Higuain

Sosa, Higuain, Mertens, il primato, i petardi: la storia del Napoli passa da Frosinone

Nove facce, nove vite. Nove precedenti, nove storie da raccontare, una diversa dall’altra. E così Napoli-Frosinone o Frosinone-Napoli che dir si voglia diventa la partita dei record, una partita giocata su 100 km o poco più in cui Azzurri e ciociari se le sono date di santa ragione in tutte le categorie. Senza andare a scomodare le statistiche il Frosinone è l’unica, o una delle poche squadre, che gli azzurri hanno affrontato in Serie C, in serie B, in Coppa Italia e in serie A. Mai una sconfitta e tanti record. Come quell’1-5 della serie A 2015/2016, oppure un doppio 4-0 a dicembre del 2018 ed a maggio del 2016.

Si festeggia la serie B

La prima sfida è targata 2005 in serie C1 con vittoria degli azzurri 3-1; la è la seconda che entra nella storia. 30 aprile 2006: È il giorno dell’addio alla Serie C1 per il pubblico del San Paolo, che dopo due stagioni di inferno saluta finalmente la terza serie. C’è un po’ di protesta sugli spalti, la Curva B è vuota per il dissidio infinito contro quel Palazzo che ha sbattuto gli azzurri, falliti, in terza serie. Dopo un po’, però, l’attenzione passa al campo. Roberto Sosa indossa una maglia azzurra numero dieci che, si spera, nessuno mai dovrà più mettere al San Paolo. E finisce a tarallucci e vino. La vera chicca di giornata è Reja con una ciocca di capelli tinta d’azzurro.

I petardi intimidatori

Nel 2006 dopo una facile vittoria con il trio Bucchi-De Zerbi-Calaiò, Reja trema di fronte all’1-1 impostogli dalla formazione ciociara. Partita condizionata dal lancio di petardi che poi fu scoperta essere una intimidazione nei confronti di De Laurentiis

Secondo posto promozione

In serie B, nel 2007, Il Napoli vince in rimonta a Frosinone e si porta al secondo posto scavalcando il Genoa. La partita la decidono i panchinari di giornata, Castillo – quarto gol personale – per l’effimero vantaggio dei laziali, e poi Pià che manda in gol Sosa, al terzo centro, e Trotta, primo gol per lui, che inventa il gol della vita che vale i tre punti.

Campione d’Inverno

Tanta storia nelle quattro sfide in serie A. L’1-5 del 2016 è l’ennesima prova di forza della squadra di Sarri, che approfitta degli scivoloni di Inter e Fiorentina e chiude l’andata al comando: nel primo tempo in gol Albiol e Higuain (su rigore), nella ripresa colpiscono Hamsik, ancora il Pipita e il subentrato Gabbiadini. Nel finale la rete della bandiera dei ciociari firmata da Sammarco. Nel match di ritorno battendo i ciociari 4-0, già retrocessi e in dieci dal quarto d’ora del primo tempo (rosso a Gori), gli uomini di Sarri vanificano il successo della Roma contro il Milan e si assicurano il secondo posto. Nel primo tempo il vantaggio firmato Hamsik, poi la tripletta del Pipita che cancella Nordahl: sono 36 in campionato per lui. Quest’anno una doppietta lancia Milik nel 4-0 dell’andata e Mertens dice 81, come Maradona. Su punizione, una di quelle alla Maramertens.

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