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Riesumata la salma dell’ultrà juventino morto dopo inchiesta ‘ndrangheta-ultrà

Per la compagna del tifoso bianconero qualcuno lo ha indotto a togliersi la vita. Lui ascoltato prima della morte dalla Procura di Torino

Riesumata la salma dell’ultrà juventino morto dopo inchiesta ‘ndrangheta-ultrà

E’ stata riesumata dal cimitero di Cuneo, dove era sepolta, la salma di Raffaello Bucci, l’ex ultrà della Juventus morto cadendo dal viadotto di Fossano, nel luglio del 2016. A chiedere di far luce sulla sua morte, inizialmente archiviata come suicidio, è stata la compagna, Gabriella. Presso la camera mortuaria del cimitero, rimasto chiuso per consentire l’esumazione, si è svolta anche l’autopsia. Bucci pochi giorni prima della sua morte era stato interrogato dalla procura di Torino per i rapporti tra ‘ndrangheta e ultrà.

«Raffaele non si tolto la vita. Non era il tipo di buttarsi giù dal ponte. Qualcuno, semmai, l’ha spinto a farlo», ha sempre sostenuto la compagna, ipotizzando che qualcuno lo avesse obbligato o comunque indotto a buttarsi da quel ponte. La procura di Cuneo, che ha autorizzato la riesumazione, ha aperto nei mesi scorsi un fascicolo, a carico di ignoti, per istigazione al suicidio. Ad effettuare l’autopsia è una equipe coordinata dal medico legale torinese Roberto Testi e da Lorenzo Varetto.

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