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Napoli? Bellezza di cui innamorarsi ma tanto degrado e disservizi

Nel dossier di Federalberghi le rimostranze degli ospiti delle strutture ricettive. Izzo: “Lo sviluppo turistico non può essere spontaneo, va governato”

Napoli? Bellezza di cui innamorarsi ma tanto degrado e disservizi

Una città bellissima, di cui innamorarsi, ma sporca e poco sicura.

È l’immagine di Napoli che emerge dal libro bianco di Federalberghi in cui sono raccolte le impressioni dei turisti in città ospiti delle strutture ricettive.

Un dossier corposo di cui Il Mattino riporta alcuni stralci.

Una turista milanese ospite del Chiaia Hotel de Charme, ad esempio, ha chiesto spiegazioni della sporcizia accumulata lungo la strafa pedonale. Turisti francesi e americani che alloggiavano al Costantinopoli 104 hanno protestato per il caos in strada, andato avanti fino alle prime luci del mattino.

All’Europeo, in pieno centro storico, un gruppo di visitatori emiliani si è rivelato esausto per il caos notturno e l’immondizia. Due stranieri ospiti di Palazzo Decumani hanno fatto notare alla reception la presenza di un materasso abbandonato e sporco nella stradina di fianco all’hotel.

Alcuni turisti del Tiempo hanno chiesto se la prostituzione fosse abituale nelle strade di Napoli, visto quel che accade intorno all’hotel e se il rientro a sera inoltrata fosse pericoloso. Domanda, questa, frequente per gli ospiti degli alberghi nella zona a ridosso della stazione.

E poi lamentele diffuse per la mancanza di bagni pubblici in città e per i trasporti. Quest’ultimo tema, in particolare, è stato molto sentito nelle strutture di Fuorigrotta dove i turisti hanno alloggiato per partecipare al Comicon: gli ospiti hanno segnalato le difficoltà di raggiungere il centro storico.

Stesso discorso per i visitatori che hanno scelto di pernottare all’hotel Cimarosa del Vomero: volevano tornare in albergo con la funicolare dopo una pizza in centro ma hanno trovato i cancelli chiusi e sono stati costretti a rientrare in taxi.

Quasi tutti i turisti segnalano il degrado diffuso in città.

“Cartacce, sporcizia, muri imbrattati, traffico impazzito, gruppi di ragazzacci, palazzi malmessi, monumenti malridotti, sensazione di paura e pericolo dietro ogni angolo”.

Il presidente di Federalberghi, Antonio Izzo, si è fatto portavoce di un messaggio dei suoi associati:

“Lo sviluppo turistico non può più essere “spontaneo”ma va governato. La maggior parte dei turisti riesce ad apprezzare talmente tanto le bellezze di Napoli quasi da dimenticare i disservizi che incontra, ma, purtroppo, non trascorre giorno che non arrivino segnalazioni negative e in certi casi il passaparola negativo può diventare un boomerang. Tra le possibili soluzioni di sicuro bisognerebbe adottare una politica di decentramento e destagionalizzazione. Portare i turisti anche fuori delle zone centrali e in ogni mese dell’anno contribuirebbe certamente a uno sviluppo “sano” del settore”.

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