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Il Napoli si stringe attorno a Callejon: la maglietta diventa una reliquia

I compagni hanno mostrato così la loro solidarietà a Josè Maria. Nino D’Angelo al Mattino: “Qualunque allenatore va valutato sul lungo termine”

Il Napoli si stringe attorno a Callejon: la maglietta diventa una reliquia

Dopo la contestazione di Frosinone con la restituzione della maglietta delle 300 gare in azzurro a Callejon, la squadra azzurra si schiera tutta con Josè Maria.

Innanzitutto, la maglia – che Callejon ha portato a casa con sé – è diventata una reliquia, scrive Repubblica Napoli, grazie agli autografi apposti dai calciatori azzurri:

“hanno restituito così la dignità di un simbolo a quella casacca: rilanciata sul campo dalla tribuna come se fosse solo uno straccio”.

Su Instagram Koulibaly ha lanciato il suo messaggio di solidarietà al compagno:

“Trecento azzurre, campione vero: voglio la tua maglietta, io”.

Ai messaggi di affetto dei tifosi sui social ha risposto la moglie di Callejon, Marta Ponsati, ringraziando.

Il quotidiano scrive che ieri dai gruppi organizzati è trapelato che domenica è stata rifiutata anche la maglia di Fabiàn.

Una trentina di club Napoli sparsi per il mondo ha diffuso un comunicato di solidarietà:

“Hai sempre onorato la maglia con rispetto e lealtà, hai scelto Napoli come tua città, noi Clubs ti sosteniamo e quella maglia da lontano con te difendiamo”

Sempre il Mattino riporta la posizione di Nino D’Angelo, che si dice amareggiato per l’accaduto, condanna la maleducazione dilagante e il gesto esagerato e “fuori dal mondo” del rifiuto della maglietta. Il cantante napoletano dà anche un giudizio sulla stagione del Napoli:

“Non ho capito di cosa si lamentano. Anche io voglio vincere lo scudetto e la Champions,ma non era scritto da nessuna parte che avremmo dovuto vincere qualcosa. C’è sempre stato che l’obiettivo era raggiungere un posto in Champions. Poi andarci con 70 o 91 punti non conta. Senza dimenticare che la Juve di quest’anno era una spanna sopra tutti gli altri. Se dovessi dare un voto alla stagione del Napoli darei un voto alto”.

Il ragazzo della Curva B difende Ancelotti per il suo passato da vincente e riconosce che occorre pazienza:

“Quest’anno era ancora la squadra la Sarri e lui la sta plasmando. Qualunque allenatore va valutato sul lungo termine. E poi non dimentichiamo che anche Sarri non ha vinto nulla”.

 

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