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Ancelotti in conferenza: «Vedo un clima troppo negativo. I dati sono diversi da quelli che si riportano»

Mi chiedo perché c’è tanta negatività? Non è corretto parlare di calo fisico della squadra o fare paragoni tra le prestazioni e il mio stipendio

Ancelotti in conferenza: «Vedo un clima troppo negativo. I dati sono diversi da quelli che si riportano»
(Kontrolab)

L’allenatore del Napoli Carlo Ancelotti in conferenza per la presentazione di Frosinone-Napoli:

Come sta la squadra? Che momento è?

«Si vuole chiudere il momento negativo, focalizzare il nostro obiettivo del secondo posto al più in fretta possibile attraverso le nostre armi, ovvero fare una bella partita domani e vincere per pensare alle prossime. Il secondo posto resta un obiettivo, non considerato da molto all’inizio della stagione »

Insigne ci sarà?

«Non ci sarà, ha provato questa settimana, ha ancora problemi a questo tendine dell’adduttore, sente fastidio. S’è allenato in maniera alternata, ma è un problema che ha già da qualche tempo. Non è serio, ma non gli permette di allenarsi al meglio e fare tutto quello che sa fare. Bisogna avere pazienza. Così come Allan che ha qualche fastidio da sovraccarico. Recupera però Albiol, è una buona notizia, anche se non credo partirà dall’inizio»

Periodo particolare per Insigne?

«L’unica strada è allenarsi bene, focalizzarsi sul lavoro, s’è allenato molto bene ma ha questo piccolo fastidio, ma lui sa già la strada, non c’è alcun caso, nessun problema. E’ dispiaciuto per i fischi, ma guarda avanti»

Come vive questo momento?

«La mia analisi resta positiva al momento, la squadra ha fatto vedere tante cose buone, soprattutto all’inizio della stagione. Vedo un ambiente un po’ troppo negativo, chi parla di fallimento, nessuno ha detto che avremmo vinto il campionato, l’unico grande rammarico è stata la Coppa Italia dove siamo usciti per colpa nostra. In campionato siamo stati competitivi e siamo competitivi, è già un ottimo risultato. Vedo analisi di carattere fisico sulla squadra ma non è vero, è un falso storico.  Vuol die dare un’informazione sbagliata perché è solo una percezione. I dati statistici esistono, ma dentro  i numeri bisogna leggere, perché esce che la squadra deve correre di più per vincere, ma non è vero. E’ vero che su alcune partite in cui abbiamo corso di meno abbiamo perso o pareggiato, ma quelle in cui abbiamo corso di meno è vinto sono 14 su 20. Non è stata messa tutta la statistica, la condizione fisica del Napoli a livello statistico, se si guardano i dati di Stats, che è una compagnia che utilizza la Lega di serie A che non analizza solo il volume della corsa, ma valuta tutti i dati come il volume della corsa lenta, l’accelerazione e la decelerazione, si vede che il Napoli è primo nelle graduatorie. Allora mi chiedo perché c’è tanta negatività? Non è corretto paragonare il mio salario alle prestazioni della squadra. Io mi preoccupo se la mia società fa questa correlazione. C’è un contratto ufficiale di lega per saperlo e non sono 36 milioni lordi, possono essere di più o di meno»

Sul futuro?

«Non c’è nessuna discussione sto benissimo a Napoli e non è cambiato nulla anzi, c’è ancora più voglia di proseguire il lavoro che è stato iniziato e ci sono tutte le condizioni perché io sia motivato. Il resto sono chiacchiere»

Si può parlare di poca brillantezza del Napoli?

«Si confonde l’aspetto fisico con quello psicologico e mentale. Brillantezza è un dato soggettivo, la squadra è stata più o meno brillante non credo sia dipeso dall’aspetto fisico. Noi stiamo a controllare a tutte le ore la condizione se ci fosse un calo fisico lo sapremmo, è chiaro che è calata la motivazione. Con l’Atalanta alla prima difficoltà ci siamo smarriti, ma non è stato calo fisico, ma ci pensa che siamo usciti dall’Europa League in maniera non bellissima e questo condiziona»

Sulla personalità

«Abbiamo avuto dei limiti in questo senso nella gestione delle difficoltà. Un limite che va limato nella prossima stagione»

Come si recupera Lorenzo?

«Supportandolo, aiutandolo e cercando le condizioni ideali per esprimersi e capire la sua strada. Esiste una strada sola, lavorare impegnarsi. Mi dispiace che non può giocare domani perché in questa settimana ha capito perfettamente cosa deve fare»

Servono acquisti per colmare il gap con la Juve?

«Non è un gap con la Juve, è stato un problema che ha penalizzato noi, potevamo gestire meglio le difficoltà, e questo lo puoi limare in parte con nuovi giocatori, ma soprattuto una maggiore attitudine positiva da parte di tutti e questo è un lavoro che richiede tempo»

Pronto a incatenarti in caso di cessioni?

«Non è cambiato niente, non c’è volontà né l’esigenza di vendere giocatori. Il mercato positivo il Napoli lo farà secondo le nostre idee per rafforzare la squadra. Certo che non tratterò chi vuole andare via»

Il calo degli attaccanti?

«Si parla di tre giocatori, il calo non è solo degli attaccanti. Se segnano meno non è solo un problema loro ma della squadra che magari è meno aggressiva. E’ un motivo di riflessione perché la seconda parte della stagione non è stata positiva come la prima ma non è legata a cambiare un attaccante»

Bisogna prendere alternativa a Milik?

«Mertens può giocare dappertutto, come prima punta anche. Milik potrebbe giocare con un altro attaccante della sua stazza senza problemi. Dipende da quello che si chiede. Dalla terza giornata non abbiamo più cambiato il sistema si gioco»

C’è bisogno di tempo per adattarsi ai tuoi cambiamenti?

«Le partite migliori le abbiamo fatte a settembre e ottobre e i giocatori si sono adattati molto in fretta ai cambiamenti. Sono un ottimista di natura e guardo a quello che abbiamo fatto di buono nella prima parte del campionato»

I tifosi parlano di meritare

«Si pretende impegno, volontà, concentrazione, pretendere un risultato non è possibile. Pretendere il massimo impegno per i risultati. Tutti i tifosi meritano l’impegno e la volontà e credo che ci sia sempre stato. Sono d’accordo che il Napoli merita per quello che sta facendo e quello che ha fatto di portare a casa qualche titolo»

Ancelotti garanzia di trofeo?

«La garanzia che posso dare è il massimo impegno verso una società e un ambiente che stimo e apprezzo, e fare tutto quello che è nelle mie possibilità»

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