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Il Fatto: “Pallotta come Decio Cavallo, a lui hanno venduto lo stadio e non la Fontana di Trevi”

L’ex direttore Padellaro ripercorre in maniera amara la tragicomica vicenda dello stadio della Roma che rischia anche di non vedere mai la luce

Il Fatto: “Pallotta come Decio Cavallo, a lui hanno venduto lo stadio e non la Fontana di Trevi”

Sul Fatto quotidiano scrive della questione stadio l’ex direttore Antonio Padellaro grande tifoso della Roma. E in modo sarcastico, amaro, fa il punto su quella che ormai sta diventando una vicenda tragicomica.

Padellaro paragona Pallotta al signor Decio Cavallo cui – nel film Tototruffa62 – Totò e Nino Taranto vendono la fontana di Trevi. A Pallotta – scrive – hanno venduto lo stadio.

Altro che Fontana di Trevi – scrive -, provate voi a comprare il nulla del nulla – neppure una pietra, un’impalcatura, che so una staccionata – per 73 milioni di euro. Tanto ha scucito in otto anni l’americano contribuendo, si presume, alla prosperità di numerose famiglie.

Padellaro ripercorre la vicenda, partendo direttamente dall’avvento di Virginia Raggi a sindaco di Roma. Ricorda il taglio delle cubature previste nel primo progetto quello approvato dal precedente sindaco Ignazio Marino.

Ricorda vari passaggi del progetto che è ancora al palo e chissà se mai vedrà la luce. Come quando

egli (Pallotta, ndr) scoprì dai giornali che l’area di Tor di Valle – luogo desolato, discarica a cielo aperto, habitat di zoccole (nel senso dei ratti ma non soltanto) – si era improvvisamente trasformata nella Persepolis dell’Agro romano, scrigno di inestimabili tesori archeologici, ancorché da stimare.

Sottolinea, giustamente, che Pallotta comprò la Roma solo ed esclusivamente per lo stadio.

Ok rispose Unicredit sempre in soldoni: visto che gli porti un investimento da un miliardo di euro e migliaia di posti di lavoro, in Campidoglio vedrai ti accoglieranno come il messia. E per rendergli tutto più facile insieme ai buffi della As Roma gli accollarono anche il costruttore Luca Parnasi e i terreni con le zoccole.

Sta finendo un po’ diversamente, con il movimento 5 stelle che si sta dividendo sullo stadio e Pallotta che somiglia sempre più a Decio Cavallo.

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