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Perché fanno notizia gli insulti e le bestemmie nel calcio femminile?

Morace, allenatrice del Milan, accusa le avversarie di aver insultato e bestemmiato in campo. Che a noi sembra la normalità: non si fa, ma succede come con gli uomini

Perché fanno notizia gli insulti e le bestemmie nel calcio femminile?

“Troppi falli e troppi insulti”

La pietra l’ha lanciata Carolina Morace oggi allenatrice del Milan calcio femminile. In passato, stella della Nazionale femminile di calcio nonché commentatrice tv. Allenò anche la Viterbese maschile, seppure per sole due giornate. Ieri il suo Milan ha umiliato il Bari col risultato di 8-0.

Morace è andata in tv, a Sky, e ha detto:

Troppi falli e troppi insulti verso le mie ragazze. Tutte cose che non fanno bene allo sport, al nostro calcio femminile. Dato che le mie giocatrici non avevano altre armi, hanno cercato di fare più gol possibili, con la mia approvazione ovviamente. Il risultato finale è stato il nostro modo di rispondere ai loro calci, insulti e bestemmie e le mie ragazze sono state bravissime. Soprattutto Giacinti, non tanto per i 4 gol fatti, ma per non aver mai reagito. Ha preso calci per tutta la gara, anche a palla lontana, mentre Moreno ha preso anche un pugno. Cose che non fanno bene al nostro sport.

Repubblica le definisce “scene da Far West che non s’immaginerebbero ad una partita di calcio femminile”. Ma perché? Non è dato sapere. Morace ha proseguito il suo sfogo:

“Sentire le bestemmie è stato uno spettacolo indecoroso”

«Sentire le bestem­mie in campo è stato uno spettacolo indecoroso ­- ha detto­ -. La Pink Bari ha una dirigenza ottima e competente, ma alcune loro gioca­trici non hanno capito che il calcio femminile sta cre­scendo in tutto e devono cambiare atteggiamento». Che è già un ragionamento diverso. Come a dire: occhio che non si può continuare come se non ci seguisse nessuno, perché non è più così. L’Italia femminile si è qualificata per i Mondiali ed è bene che ci si uniformi a regole universalmente riconosciute.

La presidentessa del Bari, Alessandra Signorile, ha poi dichiarato: «Sono rimasta perples­sa dalle sue dichiarazioni. Cre­do siano state davvero eccessi­ve».  «Ero in panchina, una partita con sole tre ammonite non può essere definita violenta. C’è stato solo un battibecco poco educato tra Morace e una mia calciatrice, che ha risposto a un epiteto. Inoltre, sapesse quante volte, dagli spalti e in campo, ci dicono “terún”!».

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