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Meno male che qualcuno dubitava delle uscite basse di Ospina

È arrivato a Napoli tra lo scetticismo generale. È un portiere molto affidabile, a Milano ha salvato il risultato. Ed è abilissimo quando si lancia per chiudere gli avversari

Meno male che qualcuno dubitava delle uscite basse di Ospina

Non solo l’intervento su Musacchio

Parate di piede, presenza sulla linea di porta. Ospina sta sempre nel posto giusto al momento giusto. A lungo secondo di Cech all’Arsenal, da questa stagione è alla corte di Ancelotti che nella sua girandola di formazioni ha inserito anche i portieri. Ospina si sta dimostrando un ottimo portiere, lo abbiamo apprezzato nel corso di questi mesi. Ha grande senso della posizione e talvolta sfodera anche un invidiabili colpo di reni come è avvenuto ieri sera su Musacchio. Ospina, di fatto, ha salvato il risultato.

Salva risultato su Piatek

Ieri sera non c’è stata soltanto la paratona su Musacchio, Ospina si è esibito in quello che potremmo definire il suo pezzo forte: l’uscita bassa. Ieri l’ha ripetuta su Piatek. Qualcuno, quest’estate, come al solito, aveva avanzato dubbi sulla sua efficacia. È un copione scontato, che conosciamo fin troppo bene. Ogni nuovo calciatore del Napoli viene accolto da scetticismo.

Tutte le uscite

Dopo aver cominciato con quella che era parsa un’incertezza su Bonaventura, Ospina si è progressivamente riscattato. Contro Salah e Mane del Liverpool fu protagonista di due uscite semplicemente perfette. Autore di quattro parate decisive contro il Sassuolo. Ancora una uscita da applausi, stavolta su Dzeko. Autore ieri di un grande intervento su Piatek. Un portiere che para.

E pensare che le sue credenziali viste su alcuni giornali alla vigilia dell’acquisto erano: “nell’uscita bassa è spesso anticipato dagli avversari, non ha un tempo perfetto nell’intervento sui piedi dell’attaccante, è un portiere che ama il rischio dell’anticipo, come da interpretazione sudamericana del ruolo”. E meno male. Un portiere che ha un compito diverso rispetto a quello voluto da Sarri per Reina che era chiamato anche all’impostazione. Non che Ospina non lo sappia fare ma Carletto ha scelto: in porta vuole un portiere che para. E Ospina lo sta accontentando. Come del resto Meret e Karnezis.

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