Hamsik sontuoso, Callejon che torna a fare Callejon, un Mertens da incorniciare. La musichetta catartica della Champions
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OSPINA. Una partita avventurosa, nonostante la dittatura del Napule. Il pipelet colombiano rischia persino di uscire per quel doloroso ginocchio contro ginocchio, indi sbarra la porta a Simic. Alla fine deve arrendersi a Nabouhane. Peccato – 6
Tu hai visto un “doloroso ginocchio contro ginocchio”, io ho visto un pazzo in divisa rossa travolgere inspiegabilmente il nostro portiere a petto di palombo al secondo minuto. Ottimo il salvataggio al 22’, quando viene aiutato in seconda battuta da Albiol che poi viene falciato da dietro anche lui – 6
MAKSIMOVIC. Meno luccicante, in difesa, rispetto alle altre prestazioni di Champions, come dimostra quell’allungo ferale di Simic sventato per fortuna da Ospina. Ma il Corazziere Serbo compensa con l’offesa e spizza (non usavamo questo verbo, cara Ilaria, dai tempi del Pampa Sosa) una palla magica per il Capitano. È l’uno a zero, l’inizio delle danze sanpaoline di stasera – 6
Il fatto che sia riuscito a far fare gol ad Hamsik con quella “spizzata” dopo un digiuno così lungo gli vale, per me, tutti i voti del mondo. Mai avrei pensato che uno che si è fatto panchina per secoli potesse diventare un difensore da Champions – 6,5
ALBIOL. Talvolta ci vuole un fisico bestiale per giocare sporco e spazzare via e mettere a cuccia i bestioni avversari. E lui ce l’ha. Altrimenti per noi non sarebbe l’Ispanico, come il Gladiatore – 6,5
Fino a quando non viene falciato, la sua gara è buona. Poi, suo malgrado, ci dà anche l’occasione di vedere Maksimovic non demeritare come centrale di difesa – 6
HYSAJ dal 45’. Ritrova la sua destra (come fascia, of course) e l’onesto faticatore albanese approfitta come non mai del dominio azzurro per arrivare in fondo e metterla in mezzo. Una palla per tutte: quella donata a Insigne che poi lascia a Fabian Ruiz. In più va anche al tiro – 6,5
Non mi è dispiaciuto affatto, soprattutto in fase offensiva – 6
KOULIBALY. Il suo talento da top player si sta arricchendo con quelle cavalcate palla al piede che cominciano a fare male agli avversari. Da manuale l’azione che avvia al 28’: palla a Callejon che poi gliela ricama per la cabeza. Il colpo di testa è perfetto ma Borjan sfodera un paratone. Dietro, al solito, la sua affidabilità e sovrannaturale – 7
All’8’ regala palla ad un avversario a ridosso della nostra area: basterebbe un secondo perché quello si involasse verso la porta e amen. KK, invece, capisce di avere appena fatto la cazzata del secolo e abbatte prontamente l’avversario per recuperare palla, in questo aiutato da Allan. Due mastini che non faticano granché a riparare una delle solite distrazioni che il nostro elargisce quasi ad ogni partita. Detto questo, una prova notevole. Soprattutto quella cavalcata che parte da un suo recupero palla. Fisicamente superiore – 7
MARIO RUI. Mariotto e Fabian s’intendono come due innamorati e non è la prima volta che accade. Peccato però per la dormita su Nabouhane servito da un fantastico Marin (tanto di cappello) – 6
Una buona partita sia dal punto di vista difensivo che di costruzione. L’intesa di cui parli mi piace moltissimo. Crea un buco, è vero, ma il gol di Marin è stato molto bello – 6
CALLEJON. La musichetta della Champions ha un effetto catartico anche su di lui, smarritosi nell’ultimo tocco con Genoa e Chievo. Callejon torna a fare Callejon, tutto compreso, sin dal sesto minuto con una palla geometrica per Ciro. Idem per il citato Koulibaly. Bentornato – 7
È vero che si è perso spesso nell’ultimo tocco, Fabrizio, nelle partite più recenti di campionato ma mi attizza quando si esalta in Champions. Solo un grande si esalta in queste occasioni (vedi Ancelotti) – 7
ROG dall’85’ – senza voto
Nulla da dichiarare – sv
HAMSIK. Da quanti secoli, Ilaria, non accostavamo l’aggettivo sontuoso al Capitano? Da quanti secoli, ancora, Hamsik non era il migliore in campo (seppur in condominio con Mertens)? E non solo per il gol. Il Capitano è un sovrano verticale a getto continuo, che si consacra con la palla pittata per il terzo gol di Ciro. E recupera tantissimi palloni, quasi come Allan. Con questo abbiamo detto tutto – 7,5
Gol e assist dopo un digiuno lunghissimo. Io mi sono commossa, Fabrizio. Marek è un campione silenzioso talmente elegante e serio che quando c’è quasi ti infastidisce per la calma (recito il mea culpa per avergli dato un voto troppo basso, a volte), ma quando non c’è ti accorgi di quanto manca. Domenica è mancato, oggi vederlo di nuovo in campo è stato un sollievo: prezioso. Sblocca subito la partita, trova la corsia perfetta per Dries, poco conta quel regalo che rischia di innescare la ripartenza dei rossi, nel primo tempo – 7,5
ALLAN. Il fenomeno dell’ancelottismo a Napoli è come l’avvento di Hegel nella storia della filosofia. Re Carlo dialettizza l’essere azzurro, senza idee appese come caciocavalli nella caverna platonica (sempre sia lodato don Benedetto), e Allan scorre finanche come centravanti d’occasione o ala destra. Una graduale metamorfosi, come già per Koulibaly, che rende il nazionale brasiliano ancora più forte – 7
Sono convinta che i genitori lo abbiano cresciuto ripetendogli che la vita è fatta di lotta, sacrificio, altruismo e ricostruzione sopra le macerie (un concetto meraviglioso da approfondire se ne avessimo tempo), perché davvero non fa altro che questo: lottare, recuperare palle, costruire e aiutare (vedi episodio della cazzata di KK). Sbaglia qualcosa anche lui – 6,5
FABIAN RUIZ. È una sorta di fenicottero che danza e dà una magnifica ampiezza con le sue ali. Occupa lo spazio soprattutto con la testa, al punto da dare la sensazione di essere indispensabile. Il tabellino registra dribbling, assist e tiri – 7
Suggerisce spesso possibilità di gioco ai due piccoletti. Magari non è troppo preciso ma anche lui si emoziona a giocare su campi di questo calibro. Nel complesso, belle giocate fantasiose nel primo tempo, cala un po’ nel secondo – 6,5
INSIGNE. D’accordo non segna ma stasera Lorenzo il Superbo è un altruista al servizio dei compagni. Servire è potere, secondo il messaggio evangelico, e Insigne è un apostolo dell’amore fraterno. Oddio, di suo potrebbe pure osare: ma una volta controlla male, un’altra lascia a Fabian Ruiz, un’altra ancora eccede in generosità con Ciro – 6,5
Non conclude, ma aiuta il Napoli a rendersi pericoloso – 6,5
ZIELINSKI dal 77’. Stasera i cambi della ripresa arrivano tardissimo e San Piotr deve soprattutto gestire – senza voto
Concede un po’ di riposo a centrocampo – sv
MERTENS. L’incipit è da incorniciare: innesca di petto una sequenza che continua con Callejon e poi ritorna a lui che rifinisce di tacco. Fa cento con il Napule con una doppietta come ai tempi belli. Il tre a zero è bello per tante cose: per l’assist del Capitano, per lo stop e il tiro di Ciro – 7,5
Vedi quella rifinitura di tacco e pensi che sia un lezio sismo inutile, ma quanto è stato bello, Fabrizio? E poi la zampata a buttare dentro la palla e poi il secondo, bellissimo gol, con assist di Marek. Una partita proprio bella – 7,5
ANCELOTTI. È la prima volta del Napule imbattuto dopo cinque partite di Champions. E Re Carlo si emoziona pure, in diretta con altri due mostri del calcio, Capello e Pirlo. Gli occhi si fanno lucidi e almeno stasera non abbiamo fatto la fine dei coglioni. La cosa bella, Ilaria, è che il suo sguardo alto e fiero, quando dice che possiamo giocarcela ovunque, rende ancora più estraneo e lontano quel provincialismo sgangherato che in tanti ancora rimpiangono – 8
Quando Carlo si emoziona, io mi emoziono. Mi esalta avere ogni volta la prova che per lui la Champions è vita, perché solo un grande può considerare così una competizione del genere, in un girone del genere, tra l’altro. “Tutto si giocherà alla fine”, aveva detto: aveva ragione anche su questo – 8
ARBITRO MANZANO (Spagna). Nulla da segnalare, davvero. E quando un arbitro non si nota merita un’ampia sufficienza – 6,5
Forse un paio di cartellini in più per le falciate dei rossi ai danni dei nostri avrebbe potuto darli – 6