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Napoli-Stella Rossa 3-1, pagelle / Non abbiamo fatto la figura dei coglioni

Hamsik sontuoso, Callejon che torna a fare Callejon, un Mertens da incorniciare. La musichetta catartica della Champions

Napoli-Stella Rossa 3-1, pagelle / Non abbiamo fatto la figura dei coglioni

OSPINA. Una partita avventurosa, nonostante la dittatura del Napule. Il pipelet colombiano rischia persino di uscire per quel doloroso ginocchio contro ginocchio, indi sbarra la porta a Simic. Alla fine deve arrendersi a Nabouhane. Peccato – 6

Tu hai visto un “doloroso ginocchio contro ginocchio”, io ho visto un pazzo in divisa rossa travolgere inspiegabilmente il nostro portiere a petto di palombo al secondo minuto. Ottimo il salvataggio al 22’, quando viene aiutato in seconda battuta da Albiol che poi viene falciato da dietro anche lui – 6

MAKSIMOVIC. Meno luccicante, in difesa, rispetto alle altre prestazioni di Champions, come dimostra quell’allungo ferale di Simic sventato per fortuna da Ospina. Ma il Corazziere Serbo compensa con l’offesa e spizza (non usavamo questo verbo, cara Ilaria, dai tempi del Pampa Sosa) una palla magica per il Capitano. È l’uno a zero, l’inizio delle danze sanpaoline di stasera – 6

Il fatto che sia riuscito a far fare gol ad Hamsik con quella “spizzata” dopo un digiuno così lungo gli vale, per me, tutti i voti del mondo. Mai avrei pensato che uno che si è fatto panchina per secoli potesse diventare un difensore da Champions – 6,5

ALBIOL. Talvolta ci vuole un fisico bestiale per giocare sporco e spazzare via e mettere a cuccia i bestioni avversari. E lui ce l’ha. Altrimenti per noi non sarebbe l’Ispanico, come il Gladiatore – 6,5

Fino a quando non viene falciato, la sua gara è buona. Poi, suo malgrado, ci dà anche l’occasione di vedere Maksimovic non demeritare come centrale di difesa – 6  

HYSAJ dal 45’. Ritrova la sua destra (come fascia, of course) e l’onesto faticatore albanese approfitta come non mai del dominio azzurro per arrivare in fondo e metterla in mezzo. Una palla per tutte: quella donata a Insigne che poi lascia a Fabian Ruiz. In più va anche al tiro – 6,5

Non mi è dispiaciuto affatto, soprattutto in fase offensiva – 6

KOULIBALY. Il suo talento da top player si sta arricchendo con quelle cavalcate palla al piede che cominciano a fare male agli avversari. Da manuale l’azione che avvia al 28’: palla a Callejon che poi gliela ricama per la cabeza. Il colpo di testa è perfetto ma Borjan sfodera un paratone. Dietro, al solito, la sua affidabilità e sovrannaturale – 7

All’8’ regala palla ad un avversario a ridosso della nostra area: basterebbe un secondo perché quello si involasse verso la porta e amen. KK, invece, capisce di avere appena fatto la cazzata del secolo e abbatte prontamente l’avversario per recuperare palla, in questo aiutato da Allan. Due mastini che non faticano granché a riparare una delle solite distrazioni che il nostro elargisce quasi ad ogni partita. Detto questo, una prova notevole. Soprattutto quella cavalcata che parte da un suo recupero palla. Fisicamente superiore – 7

MARIO RUI. Mariotto e Fabian s’intendono come due innamorati e non è la prima volta che accade. Peccato però per la dormita su Nabouhane servito da un fantastico Marin (tanto di cappello) – 6

Una buona partita sia dal punto di vista difensivo che di costruzione. L’intesa di cui parli mi piace moltissimo. Crea un buco, è vero, ma il gol di Marin è stato molto bello – 6

CALLEJON. La musichetta della Champions ha un effetto catartico anche su di lui, smarritosi nell’ultimo tocco con Genoa e Chievo. Callejon torna a fare Callejon, tutto compreso, sin dal sesto minuto con una palla geometrica per Ciro. Idem per il citato Koulibaly. Bentornato – 7

È vero che si è perso spesso nell’ultimo tocco, Fabrizio, nelle partite più recenti di campionato ma mi attizza quando si esalta in Champions. Solo un grande si esalta in queste occasioni (vedi Ancelotti) – 7

ROG dall’85’ – senza voto

Nulla da dichiarare – sv

HAMSIK. Da quanti secoli, Ilaria, non accostavamo l’aggettivo sontuoso al Capitano? Da quanti secoli, ancora, Hamsik non era il migliore in campo (seppur in condominio con Mertens)? E non solo per il gol. Il Capitano è un sovrano verticale a getto continuo, che si consacra con la palla pittata per il terzo gol di Ciro. E recupera tantissimi palloni, quasi come Allan. Con questo abbiamo detto tutto – 7,5

Gol e assist dopo un digiuno lunghissimo. Io mi sono commossa, Fabrizio. Marek è un campione silenzioso talmente elegante e serio che quando c’è quasi ti infastidisce per la calma (recito il mea culpa per avergli dato un voto troppo basso, a volte), ma quando non c’è ti accorgi di quanto manca. Domenica è mancato, oggi vederlo di nuovo in campo è stato un sollievo: prezioso. Sblocca subito la partita, trova la corsia perfetta per Dries, poco conta quel regalo che rischia di innescare la ripartenza dei rossi, nel primo tempo – 7,5  

ALLAN. Il fenomeno dell’ancelottismo a Napoli è come l’avvento di Hegel nella storia della filosofia. Re Carlo dialettizza l’essere azzurro, senza idee appese come caciocavalli nella caverna platonica (sempre sia lodato don Benedetto), e Allan scorre finanche come centravanti d’occasione o ala destra. Una graduale metamorfosi, come già per Koulibaly, che rende il nazionale brasiliano ancora più forte – 7

Sono convinta che i genitori lo abbiano cresciuto ripetendogli che la vita è fatta di lotta, sacrificio, altruismo e ricostruzione sopra le macerie (un concetto meraviglioso da approfondire se ne avessimo tempo), perché davvero non fa altro che questo: lottare, recuperare palle, costruire e aiutare (vedi episodio della cazzata di KK). Sbaglia qualcosa anche lui – 6,5

FABIAN RUIZ. È una sorta di fenicottero che danza e dà una magnifica ampiezza con le sue ali. Occupa lo spazio soprattutto con la testa, al punto da dare la sensazione di essere indispensabile. Il tabellino registra dribbling, assist e tiri – 7

Suggerisce spesso possibilità di gioco ai due piccoletti. Magari non è troppo preciso ma anche lui si emoziona a giocare su campi di questo calibro. Nel complesso, belle giocate fantasiose nel primo tempo, cala un po’ nel secondo – 6,5

INSIGNE. D’accordo non segna ma stasera Lorenzo il Superbo è un altruista al servizio dei compagni. Servire è potere, secondo il messaggio evangelico, e Insigne è un apostolo dell’amore fraterno. Oddio, di suo potrebbe pure osare: ma una volta controlla male, un’altra lascia a Fabian Ruiz, un’altra ancora eccede in generosità con Ciro – 6,5

Non conclude, ma aiuta il Napoli a rendersi pericoloso – 6,5

ZIELINSKI dal 77’. Stasera i cambi della ripresa arrivano tardissimo e San Piotr deve soprattutto gestire – senza voto

Concede un po’ di riposo a centrocampo – sv

MERTENS. L’incipit è da incorniciare: innesca di petto una sequenza che continua con Callejon e poi ritorna a lui che rifinisce di tacco. Fa cento con il Napule con una doppietta come ai tempi belli. Il tre a zero è bello per tante cose: per l’assist del Capitano, per lo stop e il tiro di Ciro – 7,5

Vedi quella rifinitura di tacco e pensi che sia un lezio sismo inutile, ma quanto è stato bello, Fabrizio? E poi la zampata a buttare dentro la palla e poi il secondo, bellissimo gol, con assist di Marek. Una partita proprio bella – 7,5

ANCELOTTI. È la prima volta del Napule imbattuto dopo cinque partite di Champions. E Re Carlo si emoziona pure, in diretta con altri due mostri del calcio, Capello e Pirlo. Gli occhi si fanno lucidi e almeno stasera non abbiamo fatto la fine dei coglioni. La cosa bella, Ilaria, è che il suo sguardo alto e fiero, quando dice che possiamo giocarcela ovunque, rende ancora più estraneo e lontano quel provincialismo sgangherato che in tanti ancora rimpiangono – 8

Quando Carlo si emoziona, io mi emoziono. Mi esalta avere ogni volta la prova che per lui la Champions è vita, perché solo un grande può considerare così una competizione del genere, in un girone del genere, tra l’altro. “Tutto si giocherà alla fine”, aveva detto: aveva ragione anche su questo – 8

ARBITRO MANZANO (Spagna). Nulla da segnalare, davvero. E quando un arbitro non si nota merita un’ampia sufficienza – 6,5

Forse un paio di cartellini in più per le falciate dei rossi ai danni dei nostri avrebbe potuto darli – 6

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