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La Gazzetta mette il dito nella Var: perché non viene usata? (Perché è stata annacquata)

Il quotidiano ignora il nuovo protocollo e si chiede come mai non ci sia stato l’intervento a Parma e a Torino. Perché è aumentata la discrezionalità dell’arbitro

La Gazzetta mette il dito nella Var: perché non viene usata? (Perché è stata annacquata)
L'entrata di Magnanelli su Asamoah in Parma-Inter

Gli episodi di Parma e Torino

Il titolo della Gazzetta non lascia dubbi di interpretazione: “C’è la Var, usiamola”. E ancora: “Episodi dubbi non rivisti, c’è troppa discrezionalità”.

Il campionato italiano è ripartito con le solite polemiche sull’applicazione del Var. Scrive la Gazzetta:

Seconda stagione della Var, prima giornata, ripartono le polemiche. Ma come? Dovevano definitivamente scemare e invece riprendono quota? Logico, è cambiato l’obiettivo, c’è stato un upgrade: oggetto delle discussioni non è più l’arbitro, ma il suo collega davanti al video che non gli suggerisce di rivedere, anzi «revisionare» dice il protocollo ufficiale, in sostanza di tornare sui suoi passi.

Le domande riguardano soprattutto Sassuolo-Inter (l’entrata di Magnanelli su Asamoah) e Torino-Roma (la spinta o presunta tale di Fazio su Iago Falque solo davanti alla porta). Perché i due addetti al Var – Valeri e Massa – non hanno chiesto ai direttori di gara Mariani e Di Bello di rivedere le azioni?

Il protocollo è cambiato nel senso dell’annacquamento

Il punto è la discrezionalità che quest’anno sembra essere più ampia rispetto allo scorsa stagione. È cambiato il protocollo. Ed è cambiato nel senso dell’annacquamento del Var.

Come spiega bene l’ex arbitro Luca Marelli proprio a proposito di Parma-Inter

Con la lettura attuale del protocollo, questo è un episodio che non potrà mai essere sottoposto ad on field review poiché non si tratta di un chiaro ed evidente errore ma di una valutazione soggettiva dell’arbitro sulla quale i VAR non possono intervenire: azione nel pieno controllo, contatto visto e valutato, VAR silenziosa secondo protocollo attuale.

La Gazzetta ricorda come ovviamente per gli arbitri, invece, sia filato tutto nel verso giusto.   

Per i nostri arbitri, ça va sans dire, quanto è accaduto nel primo weekend della stagione 2018-19 non avrebbe meritato tanto dibattito. Il bilancio che il designatore di A Nicola Rizzoli ha fatto delle prestazioni dei suoi ragazzi è altamente positivo: buoni arbitraggi, corretto e uniforme utilizzo del Var. Ai suoi occhi, discutere di interpretazioni, valutazioni, sfumature di grigio, suona perfino blasfemo. C’è un protocollo, va rispettato. E se si comincia a metterlo in dubbio – sussurrano – il campionato «finisce a gambe all’aria».

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