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Impresa della Russia, Spagna eliminata ai calci di rigore: decisivo Akinfeev

Partita ultradifensiva della Russia, che pareggia l’iniziale vantaggio della Spagna su rigore – mani di Piqué. Ora ai quarti una tra Croazia e Danimarca.

Impresa della Russia, Spagna eliminata ai calci di rigore: decisivo Akinfeev

Risultato incredibile a Mosca: la Spagna eliminata dalla Russia ai calci di rigore. 1-1 al 120esimo, errori di Koke e Iago Aspas nella lotteria finale, con doppio intervento di Akinfeev. I padroni di casa sono ai quarti di finale, affronteranno la vincente di Croazia-Danimarca. L’Inghilterra, dal suo lato del tabellone, ha un’autostrada verso la finale.

Dominio territoriale

La partita comincia con una sorpresa: Hierro rinuncia a don Andres Iniesta e schiera dal primo minuto uno dei suoi possibili eredi, Marco Asensio. È una diapositiva della superiorità tecnica della Roja, che si palesa con dal primo istante in un match a senso unico. Anzi, ad una metà campo: Spagna in possesso perenne, Russia interamente dietro la linea della palla.

La strategia sembra non essere quella giusta: al dodicesimo minuto, su sviluppo di palla inattiva, gli spagnoli sono in vantaggio. Il gol sarebbe di Sergio Ramos, in realtà si tratta di un’autorete di Ignaschevich. Che batte un record: a 39 anni da compiere tra tredici giorni, è il calciatore più vecchio della storia dei Mondiali ad aver segnato nella porta sbagliata.

Il pareggio

La partita non cambia il suo codice, anche dopo la rete spagnola. La Russia continua a rimanere rintanata, pochissime transizioni realmente pericolose. La Spagna gestisce sorniona, sembra la partita perfetta per la Roja. Invece, ecco il pareggio. Piqué alza le mani saltando su Dzyuba, rigore solare che il centravanti russo trasforma con personalità.

Siamo alla fine del primo tempo, ma la partita ha una sceneggiatura d’acciaio, e non cambia dopo la seconda rivoluzione del punteggio. Si trascina fino ai supplementari con lo stesso copione, le uniche chance lontanamente pericolose capitano a Iniesta (tiro da fuori) e Iago Aspas, entrambi subentrati nella ripresa.

I supplementari e i rigori

La mezz’ora di calcio in più è una stanca ripetizione dei primi 90′. Gli spagnoli giocano ad occupare la metà campo avversaria, e il paradosso è che sono pericolosi solo con una giocata verticale di Rodrigo. L’attaccante del Valencia attacca in velocità la difesa russa, e con un diagonale stretto costringe Akinfeev a un grande intervento. È l’ultimo sprazzo di calcio prima dei rigori, che sono notoriamente un altro sport. I russi tirano malissimo, De Gea intuisce tutte le conclusioni ma non devia con la forza necessaria. Gli uomini di Hierro iniziano bene, poi Koke e Iago Aspas si fanno ipnotizzare da De Gea. La parata decisiva è di piede, sul tiro centrale dell’attaccante del Celta. È un’istantanea di questo Mondiale così strano, così ricco di sorprese.

Che, a questo punto, lancia l’Inghilterra verso la finale: dalla parte destra o bassa del tabellone, una tra Russia, Croazia e Danimarca sarà in semifinale. L’Inghilterra, qualora vincesse contro la Colombia, affronterebbe la vincente di Svezia-Svizzera e poi una di queste tre nazionali. Un’occasione irripetibile. Per la Spagna, seconda uscita consecutiva agli ottavi di finale. Partita sottotono, soprattutto nella concretizzazione offensiva del gioco. Se non segni, o fai fatica a segnare, rischi di pagare dazio. È andata proprio così.

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