ilNapolista

Napoli-Chievo 1-0, il primo tempo: Verdi come Callejon, Hamsik pennella calcio

Insigne fuori per infortunio dopo tre interventi fallosi, il Napoli gioca in maniera diversa rispetto al passato. Gol bellissimo, grande prestazione di Marek.

Napoli-Chievo 1-0, il primo tempo: Verdi come Callejon, Hamsik pennella calcio

Questione di tempo

Pronti-via, Napoli-Chievo è una partita molto diversa dall’ultima a cambiato completamen-Chievo. Per merito della squadra di Ancelotti, che impone subito un’altra impronta al proprio gioco, quindi alla partita. È una questione di tempo, soprattutto: il Napoli organizza l’azione rapidamente, verticalizza rapidamente, vuole e riesce ad essere pericoloso rapidamente. Pochi secondi di gioco, e Hamsik indovina un corridoio meraviglioso per Insigne: palla sopra la linea difensiva, Lorenzo uno contro uno con Sorrentino e palla alta. Di un bel po’. Tiro a giro sbagliato, che peccato.

È un Napoli immediato, ti accorgi subito che qualcosa è cambiato. È un’interpretazione diversa rispetto al passato, ora il regista (Hamsik, ovviamente) pennella in verticale ed orizzontale, apre il campo, esplora traiettorie diverse. Ci sono momenti di possesso palla sincopato, ma si esauriscono in un tentativo per aprire un nuovo fronte d’attacco.

Succede anche quando segna Simone Verdi: palla da dietro Koulibaly per Insigne, passaggio verticale che taglia la linea del pressing del Chievo. Lorenzo converge a modo suo, Luperto si è già sovrapposto, ma è un movimento che non deve essere premiato, è solo di contorno. Dall’altra parte, Verdi si crea lo spazio e Insigne si ricorda di Callejon. Cross perfetto, tiro al volo fantastico. È un Napoli diverso, ma che ricorda come si fanno alcune cose.

Il cambio di gioco

L’altro strumento affinato da Ancelotti in questo ritiro precampionato è stato il cambio di gioco. L’occasione successiva del Napoli nasce proprio da un’apertura da sinistra a destra, di Fabian Ruiz: Hysaj è alto, la mette bene in mezzo per Milik, sponda e conclusione di Insigne. Bel tiro, palla deviata, calcio d’angolo.

Il Napoli attacca velocemente, e allora è costretto anche a difendere con la stessa intensità. In molti momenti della partita, i calciatori di Ancelotti sono estremamente aggressivi sul portatore, accorciano subito (in questo, Rog è uno dei più continui), costringono l’avversario a velocizzare la giocata. In altri frangenti, linee strette e alte, compatte e più bloccate. È il Napoli che sceglie come difendere, azione dopo azione. Uno degli obiettivi del clan Ancelotti, una squadra completa.

Il Chievo colpisce duro fin dal primo minuto, poco prima della mezz’ora un fallo di Tanasijnevic viene punito con un cartellino giallo. Giusto, meritato. Come qualche mugugno per Insigne, che non sfrutta un velo intelligente di Milik e regala a Sorrentino un comodo lob da posizione favorevole. Il centravanti polacco è un po’ fuori dal gioco e dalla partita, si fa vedere poco, serve soprattutto ad aprire spazi. Come quello che lascia a Insigne, lanciato ancora da un meraviglioso lancio di Hamsik. Tiro forte, questa volta, solo che il guardalinee alza la bandierina. Peccato, ma Hamsik offre una prestazione davvero convincente, da rifinitore più che da regista. È un bel vedere. Poi però Lorenzo si accascia al suolo, risente ancora del colpo precedente. Al suo posto entra Ounas. Il primo tempo finisce con una sgroppata in contropiede del francoalgerino, vanificata da un tocco maldestro di Fabian.

ilnapolista © riproduzione riservata