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Kalidou Koulibaly è il top player del Napoli. E uno dei migliori calciatori al mondo

Questione di forza e di percezione: Koulibaly, oggi, è il simbolo dell’ambizione del Napoli. Il suo rinnovo sarebbe un colpo di mercato incredibile.

Kalidou Koulibaly è il top player del  Napoli. E uno dei migliori calciatori al mondo

Questione di percezione

Pochi giorni fa, Kalidou Koulibaly si è unito al ritiro del Napoli qui in Val di Sole. La foto del suo saluto a Carlo Ancelotti ha fatto il giro del web, non poteva essere altrimenti. L’abbiamo scelta come copertina di questo pezzo, è uno scatto molto significativo, perché uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio guarda con umiltà e ammirazione uno dei suoi calciatori.

La forza di Koulibaly non è (più) solo tecnica, ma è anche una questione di percezione. Ancelotti si è reso conto che Kalidou è un vero e proprio top player. Ed anche il pubblico qui in Trentino si comporta come il tecnico di Reggiolo, solo che fa il pubblico, e allora ogni  movimento di Kalidou , ogni suo intervento, ogni sua giocata – difensiva e/o offensiva – è salutata con un’ovazione.

Una rabona, con il sinistro

Kalidou Koulibaly è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni, fino a diventare uno dei migliori difensori del mondo. Di nuovo il discorso della percezione: non è questione che noi siamo Il Napolista e lo diciamo e lo scriviamo perché ci chiamiamo così e ci occupiamo (principalmente) del Napoli. Semplicemente, è così. Basta andare su Transfermarkt, lanciare una ricerca per indicizzare i calciatori in base al valore del loro cartellino, e troveremo Kalidou Koulibaly alla posizione numero tre tra i difensori centrali più costosi del globo. Prima di lui, solo Varane e Umtiti. La coppia titolare della Francia campione del Mondo, uno gioca nel Real Madrid e l’altro nel Barcellona. Giusto per chiarire i rapporti di forza, economica e tecnica.

Oltre il gol alla Juventus

Koulibaly è reduce da una stagione mostruosa, per qualità e continuità di rendimento. Il Napoli ha lottato per lo scudetto fino alla penultima giornata, si è giocato il titolo per davvero, e l’ha fatto grazie alle prestazioni eccellenti della linea difensiva. Il paradosso è che il tricolore è stato perduto proprio quando Koulibaly si è “addormentato”, a Firenze, una brutta lettura, un’espulsione e arrivederci al sogno. Una settimana prima era arrivato il gol alla Juventus, al 90esimo, il quinto (!) del suo campionato.

Insomma, una consacrazione assoluta confermata al Mondiale, nonostante la (clamorosa, incredibile) eliminazione del Senegal ai gironi. In questi giorni, a Dimaro, stiamo vedendo l’eco di questo vero e proprio boom, i tifosi stravedono per Kalidou, quasi come a rendersi conto che il termine “top player” ha un corrispettivo nella rosa del Napoli, ben oltre le loro stesse parole e convinzioni.

Il rinnovo

Per tutti questi motivi, parlare del rinnovo di Koulibaly è già un miracolo di mercato. In questo momento, Kalidou farebbe fatica a giocare titolare solo nel Barcellona e nel Real Madrid (che accanto ai due “mostri” francesi mettono due uomini-simbolo come Sergio Ramos e Piqué). In tutte le altre squadre, Kalidou sarebbe big e uomo di riferimento, oltreché titolare inamovibile. Nella stessa super-Juventus da cui il Napoli sarebbe così lontano, Koulibaly darebbe un paio di piste di scarto a Chiellini, Benatia, Barzagli, Caldara.

Ecco che allora l’idea di allungargli (e adeguargli) il contratto deve essere concretizzata quanto prima, rappresenterebbe un colpo di mercato ben oltre la dimensione di questo Napoli. Pensateci: malissimo che vada, il club partenopeo potrebbe pensare di sedersi al tavolo delle trattative con qualsiasi club e partire da una richiesta di 150 milioni. De Laurentiis, qualche giorno fa, ha detto di aver rifiutato 100 milioni di euro. Una dichiarazione realistica.

Se invece Koulibaly decidesse di rimanere, invece, il Napoli avrebbe ri-acquistato uno dei giocatori più forti del mondo. Al di là delle suggestioni dell’attaccante e del gol fatto, in questo momento Koulibaly rientrerebbe in qualsiasi Top 11 mondiale come difensore centrale. Blindare il suo contratto significherebbe fare un investimento sicuro, infallibile, di tipo economico o tecnico a seconda di come andranno le cose. Significherebbe spiegare (ancora) l’ambizione di questo club, mai così vicino all’olimpo dei grandi. Tanto da avere un top player vero, riconosciuto, in rosa. Un fenomeno costruito in casa, di cui ci stiamo accorgendo persino noi.

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