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Francia-Croazia 4-2, i Blues campioni del Mondo per la seconda volta

Successo meritato a Mosca, la Francia era alla quinta finale giocata negli ultimi vent’anni fra Mondiali ed Europei. Decisivi Mbappé e Pogba.

Francia-Croazia 4-2, i Blues campioni del Mondo per la seconda volta

Una partita infinita

Francia-Croazia è una delle finali più accese ed aperte della storia dei Mondiali. Sicuramente della storia recente, dal 2002 in poi. Si capisce pochi minuti dopo il calcio d’inizio, quando un calcio di punizione di Griezmann viene deviato da Mandzukic nella porta di Subasic. Tocco quasi impercettibile del centravanti juventino, che però mette fuori causa il portiere del Monaco. Non c’è il tempo per dire se si tratti o meno di un vantaggio meritato, di certo la Francia non legittima la rete raggiunta casualmente. La Croazia gioca meglio, tiene di più il possesso, magari non crea tantissimo ma tiene bene il pallone e schiaccia la Francia nella sua metà campo.

Solo che la squadra di Deschamps è stata costruita per giocare così, di rimessa, in verticale. Quindi, tutto bene per i Blues. Almeno fino allo splendido gol del pareggio di Perisic, che stoppa benissimo un pallone in area, se lo sposta sul sinistro e batte Lloris in diagonale. Il primo tempo non è finito, anzi riserva ancora una grande storia finale: fallo di mani di Perisic in area di rigore croata su azione d’angolo, l’arbitro lascia correre e poi viene richiamato dal Var. On Field Review, cambio di decisione e rigore. Trasformato con estrema freddezza di Griezmann.

Secondo tempo

La seconda frazione è un replay della prima. La Croazia gioca meglio, la Francia aspetta e riparte. Ad un certo punto, si scatena la tempesta Blues. In pochi minuti, due reti siglate da Pogba e Mbappé, la prima con un bel tiro di sinistro dopo una prima conclusione (di destro) ribattuta; la seconda con un destro dal limite su cui Subasic arriva in netto ritardo. Il 4-1 sembra chiudere la partita, se non fosse che questo Mondiale è realmente infinito. Lo si capisce quando Mandzukic ruba il pallone a Lloris, che si avventura in un dribbling folle e regala letteralmente il 4-2.

Non cambia niente, solo un po’ di pathos nel finale di partita. Finisce così, ed è una vittoria meritata. Per la Francia, è la quinta finale (la terza vinta) negli ultimi vent’anni di grandi competizioni internazionali. È il secondo Mondiale in Francia, il quarto consecutivo per una selezione europea. Deschamps solleverà il trofeo più ambito anche da tecnico, è il terzo della storia dopo Zagallo e Beckembauer.

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