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Caos al Vomero, i residenti contro i box in piazza degli Artisti

Protesta di residenti e commercianti in piazza contro i carotaggi. Polizia in assetto antisommossa. C’è chi sostiene che sia un’area archeologica

Caos al Vomero, i residenti contro i box in piazza degli Artisti

#NOBOX

Residenti e commercianti hanno dato vita questa mattina, a piazza degli Artisti al Vomero, ad una manifestazione contro la costruzione dei nuovi box pertinenziali che dovrebbero sorgere nel sottosuolo.

Al grido di #NOBOX hanno cercato di bloccare i lavori di carotaggio propedeutici all’inizio dei lavori.

«La manifestazione era prevista per domani, data in cui sarebbero dovuti partire anche i carotaggi, ieri all’improvviso è stata cambiata idea» spiegano gli ambulanti del vicino mercato rionale che sono scesi in piazza per tutelare se stessi, ma anche tutti i residenti della zona. Questa mattina si sono ritrovati solo in dodici ed hanno provato ad ostacolare gli operai stendendosi a terra, ma le forze dell’ordine presenti in tenuta antisommossa li hanno allontanati.

Molti i residenti che hanno preso parte alla manifestazione condividendo innanzitutto l’inutilità di costruire un nuovo parcheggio, quando in quello di via Rossini esistono ancora molte unità rimaste invendute. Ma anche preoccupate per le proprie abitazioni e per la stabilità della piazza a seguito dei lavori.

«Sappiamo che scavare 30 metri sotto i palazzi può provocare problemi, come è già successo in altri quartieri. Sono quattro anni che portiamo avanti questa battaglia e abbiamo deciso di mettere insieme più associazioni proprio per far capire che non è una questione solo dei mercatari che vogliono tutelare il proprio lavoro, ma una lotta per tutti i residenti. Vogliamo far capire ai residenti che devono muoversi e scendere in piazza con noi». Hanno dichiarato i lavoratori del vicino mercato, che erano stati additati da qualcuno di voler impedire i lavori solo per un loro tornaconto personale.

«È l’ennesimo attacco al territorio, l’ennesimo tentativo di chi pensa di fare i soldi operando sulla nostra città, sul nostro sottosuolo. Un’operazione speculativa, immobiliare di nessun interesse collettivo, ma di poche decine di persone contro un intero quartiere». Questo il leit motiv dei manifestanti per cercare di fermare i carotaggi che sono continuati per tutta la mattina circondati e protetti dalle forze dell’ordine.


Non sono mancati momenti di agitazione e piccoli scontri in cui alcuni manifestanti hanno cercato di danneggiare le attrezzature per interrompere i lavori.

Non ha mancato di farsi notare anche qualche incivile che ha rovesciato i cassonetti della spazzatura dandogli fuoco.

manifestazione napoli nobox

Il valore archeologico

Molti anche i tecnici delle associazioni presenti per coordinare la manifestazione, ma anche capire se vi erano le autorizzazioni per poter procedere.

Tra le varie dichiarazioni c’è anche quella di Enzo Delehaye, ex consigliere e vicepresidente della circoscrizione Vomero, che ci ha spiegato i motivi storici per cui il sottosuolo di piazza degli Artisti non si presta a degli scavi invasivi come sarebbero quelli previsti per il nuovo parcheggio

«Quello che fa emergere dubbi è il fatto che questa è una zona di valore archeologico e che il sottosuolo è pieno di reperti, ma nonostante ciò è stata data l’autorizzazione per la costruzione del parcheggio. Però hanno inserito una clausola che se il parcheggio per il 50% impatta zone archeologiche, i lavori verranno sospesi.

La manifestazione non cerca solo di tutelare gli ambulanti e i residenti per i problemi che sorgerebbero durante i lavori di costruzione dei box, ma anche la sicurezza dell’intera area che è stata dichiarata zona rossa per quanto riguarda i Campi Flegrei. Il che significa che il progetto previsto e presentato per il parcheggio andrebbe rivisto e modificato secondo le nuove necessità, cosa che ad oggi non è avvenuta».

Una denuncia alla polizia

Molte le critiche mosse dai manifestanti al cantiere aperto questa mattina: dalla presunta mancanza di autorizzazioni, al non rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro, fino alla mancanza dell’avviso di inizio degli stessi che doveva essere esposto 48 prima. Nel pomeriggio dovrebbe partire una denuncia presso il commissariato di polizia del Vomero da parte dei cittadini e delle associazioni che hanno manifestato riguardo all’atto di concessione per i lavori di questa mattina.

«È un’autorizzazione per occupazione di suolo pubblico, non per i sondaggi –  spiega Maria De Angelis del WWF Napoli -, sembra che quella per i sondaggi non sia mai stata chiesta. Può sembrare complesso, ma c’è differenza tra la richiesta di autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico e quella per i carotaggi. Poi è vero che la Cooperativa Edilizia Napoli 200 poteva chiedere tale autorizzazione data la Convenzione stipulata con il Comune di Napoli, ma c’erano due condizioni vincolanti. Primo, il lavoro andava fatto di concerto con gli enti possessori dei sotto-servizi, cioè società dell’acqua e del gas. Sa cosa succedeva se oggi avessero per errore bucato un tubo dell’acqua o ancora peggio del gas? La seconda prevede che i carotaggi si dovevano effettuare dietro indicazione della Soprintendenza. Nell’istanza che abbiamo avuto non c’è scritto che queste due condizioni sono state verificate».

  

Domani intanto è previsto il secondo giorno di carotaggi e residenti e commercianti si sono già dati appuntamento per cercare di evitare che i lavori possano proseguire.

 

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