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Il Milan è vicino all’esclusione dalla prossima Europa League

Dopo la bocciatura del settlement agreement, il Milan potrebbe essere costretto a ridimensionare la prossima campagna acquisti.

Il Milan è vicino all’esclusione dalla prossima Europa League

L’articolo della Gazzetta dello Sport

Il Milan verso l’esclusione dalle coppe europee. Questa è l’indiscrezione della Gazzetta dello Sport, dopo la bocciatura dell’Uefa per il settlement agreement. La strategia difensiva del club rossonero, secondo la rosea, sarà di tipo contrapposto. Ovvero: «Collocare Mr Li da una parte e disporre il club dall’altra. Non esattamente un gioco di squadra ma quanto necessario per provare a convincere la camera giudicante dell’Organo di Controllo Finanziario per Club di Nyon. Anche perché è evidente
come l’organo giudicante abbia legato le proprie motivazioni al mistero e alla sfiducia che circondano Li Yonghong».

La Gazzetta scrive proprio del mistero che caratterizza ancora il presidente cinese. Leggiamo: «Sarà difficile integrare in poco tempo la sua scheda personale e patrimoniale, lo stesso indecifrabile. Secondo il Milan sarà dunque facile dimostrare
che, contrariamente a quello che succede per il suo presidente, il club ha conti chiari, trasparenti e di facile accesso. In pratica, il Milan intenderà ribadire che l’unico interlocutore dell’Uefa deve essere il Milan stesso».

Le prossime tappe

Ora il Milan deve innanzitutto scongiurare la possibile esclusione dall’Europa League. I prossimi step saranno l’invio di un «nuovo e arricchito dossier» a inizio settimana, poi ci sarà un’audizione. La sentenza, nel caso sia appellabile, potrà essere impugnata davanti al Tas di Losanna.

E poi ci sono il campo e il mercato, che reclamano attenzione. Fassone, in merito all’eventuale addio all’Europa League, si è espresso in questo modo: «Ci sarebbe sicuramente un decremento del fatturato di cui dover tener conto nelle spese di questa estate. Non ci sarà un mercato con altri 10 giocatori ma 2-3 nuovi acquisti in ruoli chiave che direttore sportivo e allenatore hanno ritenuto necessari. Potremmo pagarli 20 milioni in più o in meno in base a quello che dirà l’Uefa».

Sugli appuntamenti con l’Uefa: «Proporremo dei nuovi argomenti per la nostra difesa, a sostegno della nostra tesi per confutare i punti che sono alla base della decisione della loro camera giudicante. Stiamo studiando elementi che non pensavamo potessero essere utili, ma dimostreremo la certezza dello scenario che attende il Milan. Ci attendiamo una sentenza
nella prima metà di giugno, perché questa potrebbe essere appellata. Potrebbero esserci quindi due gradi di giudizio da completare entro il 30 giugno, data in cui l’Uefa deve compilare l’organico delle coppe europee. Per l’eventuale sanzione, i
contatti con Fininvest proseguono nella massima correttezza».

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