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Mertens: «Ancelotti mi ha chiesto se volevo restare al Napoli, ed è stato convincente»

«Valuteremo il futuro con calma, la Juventus è più forte di noi dal punto di vista mentale. Non abbiamo perso lo scudetto la sera di Inter-Juventus».

Mertens: «Ancelotti mi ha chiesto se volevo restare al Napoli, ed è stato convincente»

In conferenza stampa

Dries Mertens ha parlato in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale belga. Tra le risposte alla stampa di casa, c’è anche spazio per parlare del Napoli, tra passato e futuro. L’arrivo di Ancelotti, per esempio, è un tema: «Mi piacerebbe lavorare con lui. Ci siamo sentiti, mi ha chiesto se volevo restare. È stato sicuramente convincente, ma per la scelta definitiva valuteremo in futuro».

Sull’addio di Sarri e la stagione appena conclusa: «Non ho capito bene cosa sia successo, all’improvviso ci siamo trovati con Ancelotti al posto di Sarri. Il mister mi considerava un attaccante, nel finale sono stato spesso in panchina per permettere a Milik di recuperare la condizione. Dal punto di vista mentale è stata una stagione complessa, non era mai capitato a nessuno di fare 91 punti e non vincere lo scudetto».

Mertens ricorda Inter-Juventus: «Stavamo guardando la partita in hotel. Eravamo euforici mentre l’Inter era in vantaggio, poi abbiamo ricevuto un duro colpo dal punto di vista del morale. Ma non credo che abbiamo perso il titolo in quel momento, se avessimo finito con 96 punti, la Juve ne avrebbe avuti 98. I giocatori della Juve sono più forti di noi mentalmente. Abbiamo una squadra giovane e dobbiamo imparare dai nostri errori. Una cosa è certa: non guarderei più le partite in diretta».

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