«L’esperienza del cinema mi ha insegnato tanto, l’unica differenza è che nel calcio non conosci il finale. Ci definiscono un club disorganizzato e con un uomo solo al comando»
A margine del convegno sul Var
Dopo l’intervento in merito al Var e al rapporto Lega-arbitri, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis si è intrattenuto all’Università Federico II per rispondere alle curiosità di alcuni studenti. Uno di loro ha chiesto: «Cosa manca al Napoli per diventare una grande forza europea?
La risposta: «Al Napoli non manca nulla per diventare grande forza europea. Una società olandese ha fatto un esame dei valori dei club italiani, prima è la Juve poi il Napoli davanti a Inter, Milan e Roma. Le milanesi hanno per tradizione fatturato molto più di quanto non riesca a fare il Napoli. I giornalisti ci definiscono una società non organizzata e monotematicamente condotta, eppure abbiamo raggiunto questi risultati. E li abbiamo raggiunti perché c’è tanto lavoro e tanta capacità».
Continua De Laurentiis: «Tutto questo grazie all’esperienza del cinema che mi è stata di insegnamento. Perché quando uno deve realizzare un’opera dell’ingegno, che non è un manufatto, e la deve realizzare con un’attività industriale, è un grande insegnamento. Il produttore cinematografico è un industriale di prototipi. Siamo pronti a un’attività combattiva, ci rimettiamo sempre in discussione. Quando sono arrivato nel calcio, ho trovato un gran casino. L’unica difficoltà del calcio rispetto al cinema è che fai un film ogni tre giorni, ogni sette giorni, di cui non conosci il finale. Sulla carta puoi scrivere il film che calcisticamente che vuoi, poi le variabili che si intersecano tra di loro sono tante».
