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Diritti tv, è il caos: Mediapro non presenta le garanzie, «almeno fin quando non ci date le licenze»

Il Tribunale di Milano ha bloccato il procedimento (su ricorso di Sky), Mediapro ha bloccato i pagamenti. Ma si dice disposta a versare subito la fideiussione se la Lega deciderà di creare il canale tematico.

Diritti tv, è il caos: Mediapro non presenta le garanzie, «almeno fin quando non ci date le licenze»

L’articolo della Gazzetta

Mediapro risponde a tono al ricorso di Sky e al blocco del bando per i diritti televisivi. E allora proroga il versamento della fideiussione da un miliardo di euro fino a che «non verrà sbloccata la situazione». La Gazzetta dello Sport racconta la giornata convulsa sull’asse Lega Serie A-Spagna, ieri scadeva il termine per la presentazione delle garanzie da parte di Mediapro, poi in serata il colpo di scena. Il comunicato dell’azienda iberica è chiaro: «Abbiamo le garanzie ma ve le daremo solo quando disporremo dei diritti, vista la sospensione della rivendita fino al 4 maggio decisa dal Tribunale di Milano su ricorso di Sk. E sappiate che ve le presenteremo immediatamente se decideste di creare con noi il canale tematico». Il testo originale è scritto in burocratese, ovviamente. Questa è la “traduzione” della Gazzetta.

Reazione spiazzata e sconcertata dei club e della Lega. Soprattutto in relazione alle rassicurazioni arrivate pochi giorni fa da uno dei boss di Mediapro, Jaume Roures. Nella nota diffusa in serata, si legge di come «la dimostrazione di impegno di Mediapro sta nelle garanzie presentate in base alla consistenza patrimoniale della sua società madre. La situazione giuridica creata pretestuosamente da Sky per difendere la sua posizione privilegiata nel mercato italiano, impedisce che la Lega possa garantire a Mediapro “la piena ed incontrastata disponibilità dei diritti audiovisivi oggetto del pacchetto”».

Forzare la mano

La Gazzetta spiega che la mancata presentazione della fideiussione «non dipenderebbe da difficoltà finanziarie». La scelta è puramente strategica, ed è ampiamente “guidata” dalla voglia di far guerra a Sky. Ed è ovviamente una guerra economica, perché nel suo bando Mediapro ha inserito prodotti audiovisivi da 270 minuti (prepartita, partita e postpartita) da offrire già confezionati alle piattaforme. Con gestione autonoma di contenuti e pubblicità. Su questo punto, Sky ha fondato il suo ricorso al Tribunale di Milano.

Ora è il caos assoluto, perché mancano meno di quattro mesi all’inizio del prossimo campionato. E non c’è copertura televisiva, neanche all’orizzonte. Inoltre, i club sono privi anche di una semplice promessa di liquidità, non solo per il calciomercato ma anche per l’iscrizione stessa alla Serie A. La reazione ufficiale della Lega: «Abbiamo ricevuto una serie di documenti e certificazioni da parte del Gruppo Mediapro». Qualche «voce autorevole della Serie A» parla di “ricatto”. Sky non si esprime, la preoccupazione è palpabile. Vedremo come si evolverà la situazione.

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