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Il mondo di Mauro: conta più la verità o l’emozione?

Una storia, un racconto, un incubo sulla verità: una rapina a mano armata e una condanna a vent’anni

Il mondo di Mauro: conta più la verità o l’emozione?

– Signor giudice, come evidenziato dalle prove, il Signor Verdi era all’incrocio tra via Borghetti e via Balestra all’ora in questione. La testimonianza delle telecamere è incontrovertibile!
– Ha ragione avvocato. Quest’uomo è innocente!
– Il Signor Verdi ha vissuto un incubo in questi lunghi e duri mesi. E’ una vittima del sistema! Però, finalmente, la verità è venuta a galla!
– La verità viene sempre a galla, avvocato. Se non sul momento, l’importante è attenderla.

NO!

Era solo un incubo

Sempre lo stesso incubo. Sono mesi che mi assilla. E se.. No. Non può essere. Sarà stata la peperonata di ieri sera. Maledetta Marilisa, eppure lo sa che i peperoni non li digerisco bene la sera.
E se non fosse un sogno? Se fosse nient’altro che l’eco di un universo parallelo?
Dai Mauro, sii reale. Non ha il minimo senso quel sogno. Quale essere umano, sano di mente, potrebbe mai anteporre la verità all’emozione?
Devo farmi uscire dalla testa queste fantasticherie. Non riesco a riposare più così. ‘Fanculo Marilisa.

Al tavolo della cucina mi guarda, cazzo ti guardi? Lo sai benissimo che non ho dormito bene. Lo sai benissimo che ho questo incubo ricorrente. Mesi. MESI! E che fa lei? La peperonata. Grazie di esistere Marilisa.
Me ne vado sbattendo la porta di casa, spero di non trovarla più lì al mio ritorno.

In ufficio mi attende la solita montagna di scartoffie

Pratica 92-3450: Tale Signor Maffei, colpisce a martellate il vicino di casa, tale Signor Paramatti. La vittima, rea di aver parcheggiato 30cm al di fuori dello stallo a lui adibito. Il Maffei dovrà pagare le spese di pulizia degli stalli e le spese della rimozione della FIAT del Paramatti.

Porca puttana ci sono andati giù pesante sul Maffei. A uno stronzo così come minimo gli ammazzi tutta la famiglia e pure il cane.

Pratica 92-3631: Tale Signora Andreazzi, condannata al risarcimento nei confronti della Signora Romanelli. Accusata di aver rotto sei (6) vasi della suddetta Romanelli. La Andreazzi si dichiara innocente, millanta di non essere stata in casa la giornata in questione. Adduce giustificazioni. Testimoni.

Signora Andreazzi…
Signora Andreazzi…
Testimoni?
AHAHAHAHAHAHAH
Ma dove cazzo stiamo?
E’ chiaro come il Sole che è stata lei. La odiava! La signora Romanelli l’ha accusata! Ma andiamo…

Anche se…

Mauro. Calma.

Ricaccia via quel pensiero.

Passato.

Pratica 92-4501: Signor Marinetti denuncia…

Forse dovrei andare a parlare con la signora Andreazzi.
No, smettila.

Mauro. Era un incubo.

Ci mancava il capo

– Massimini! Si batte la fiacca, eh?
– No, Signore. I-io..
– Lei, lei, lei cosa? Eh, Massimini? L’ho vista sa? Un mese di scartoffie! A partire da ora!
– M-ma, Signor Roberti…
– DUE!
– MI LICENZIO!
– Non sia assurdo, Massimini! Un mese e non ne parliamo più.

Se ne va sbattendo la porta. Che stronzo. Non avevamo nemmeno iniziato a contrattare. Roberti è il migliore a questo gioco, e si vede.
Tornando alla Andreazzi.. No. Marinetti. Non Andreazzi. Marinetti. Ha sparato al gatto del vicino che gli portava i ratti morti sul terrazzo. Eheheh. Ben gli sta. Eppure la Andreazzi diceva di stare dalla madre in ospedale quel giorno. Farneticava di infermiere, medici, testimonianze giurate. Mi faccia il piacere. Come se tutto questo potesse renderla innocente. Era chiaro come il giorno! Odia la vicina, le spacca i vasi. L’accusa regge. Caso chiuso!

Al massimo le faccio un colpo di telefono

Tanto sono chiuso qui per il prossimo mese e mezzo. Figlio di una buona donna del Roberti. Lui sì che ci sa fare!

Allora, Andreazzi. Andreazzi. Ecco.

– Signora Andreazzi? La telefono dalla Roberti/Mancini/Bergamotti. Riguardo il suo contenzioso con la Signora Romanelli.
– Avete deciso di riesaminare l’istanza?
– Signora, mi faccia parlare! Cosa sono queste aggressioni verbali! “Riesaminare l’istanza”, non sia assurda. La chiamavo solo per… solo…

Già. Perché l’avevo chiamata? Ci stavo cascando di nuovo!

– Signora lei è colpevole! Lo ammetta! Lo sappiamo tutti. Lei lo sa più di tutti noi. La smetta con questa pagliacciata! Testimonianze… puah! Che volgarità! Come può pretendere di voler ottenere la verità quando la verità è già stata appurata! La vera verità è questa! Quella della signora Romanelli. È assolutamente inconfutabile. Rilevata lì, lì. Sul momento. Vasi rotti? Sicuramente è stata lei, chi altri? Lei la odiava!
– M-ma i-o ero da mia madre, il Dottor…
– Gne gne gne, la mammina non sta bene! Ma di quale panzanate stiamo parlando? Ma quali dottori e dottori, ma quali referti, ma quali… quali… Signora, non sia ridicola! Mi faccia il piacere! La sua balbuzie è chiaro indizio della sua colpevolezza, mi risparmi la sceneggiata.
– Se lei mi facesse…
– Addio Signora! Mi ha annoiato con questi suoi discorsi. A mai più risentirci.

Sto sudando come un cammello

Puff! Chi è che ha regolato il termostato stamattina?  Ma come si permette quella Andreazzi! Interrompermi così! Accusarmi di dire il falso! Che volgarità! Sputare in faccia al valore del sentimento, della ragione umana! Tutto per una ricerca frenetica e quasi, scientifica di una presunta vera verità?
Ma alla fine cos’è la verità?
La verità non può che essere una! La prima verità! La verità del momento! La verità del sentimento, non della ragione! La ragione è fredda, cupa, calcolatrice! L’emozione è vita! È il rombo di tuono che fa sussultare il cuore nella notte!
Come si può preferire il freddo, cervellotico, calcolo razionale all’istintiva purezza dell’emozione momentanea. Mi vengono i brividi al solo pensiero!

Ho bisogno di prendere aria, alla faccia del Roberti! Questa Andreazzi mi ha fatto bollire il sangue nelle vene.
Un po’ d’aria fresca è quello che ci voleva. Questa Andreazzi m’ha veramente fatto girare i cosiddetti! Tutto questo disquisire di verità, prove e baggianate varie. Che assurdità!

La giustizia

– Ehi! Guardi dove corre!
– Ma non ci vede! Perché non l’ha fermato?
– Ma chi? Cosa? Con chi crede di avere a che fare lei?
– Quell’uomo, lì! È un ladro! Ha appena rubato nel mio negozio! È in combutta con lei! Dica la verità! Subito! Arrestate quest’uomo! Ha aiutato quel ladro! Aiuto! Aiuto!
– S-si calmi, signore! N-non c’è bisogno di arriva…
– Aiutooo! È un ladro! Un ladro dico! Arrestatelo! Polizia!
– Non sia assurdo!

– Cosa succede signori?
– Quest’uomo! Mi ha rapinato!
– I-io.. Cosa!?
– Lo ascolti! La balbuzie! Chiaro segno di complicità! È lui il ladro!
– M-ma io… Ero qui… u-una boccata d’aria!
– Venga con noi signore.
– M-ma…

Il Signor Massimini verrà condannato a 20 anni di reclusione per furto a mano armata.

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