Dopo il gol che ha deciso Torino-Juventus, un giovane bianconero avrebbe fatto il dito medio al pubblico granata, reo a sua volta di averlo insultato per tutta la partita.
I piccoli prima dei grandi
Alle 12.30, oggi, c’è Torino e Juventus. Un derby importante in chiave scudetto, con il Napoli spettatore interessato, ma anche per la rincorsa europea del “nuovo” Mazzarri. Una partita che vive su un clima di rivalità aspra, velenosa, accesa. Lo capisci leggendo di un altro Torino-Juventus, quello delle squadre Primavera. Si è giocato ieri, e l’ambiente era bello carico. Duemila tifosi al Filadelfia per sostenere i piccoli granata, e un epilogo amaro.
Leggiamo La Stampa: «Il gol all’ultimo istante di Jakupovic porta la squadra bianconera a scaricare rabbia e adrenalina, sommergendo l’attaccante e qualcuno si lascia andare ad un gestaccio: l’immagine televisiva tradisce Leandro Fernandes che mostra il dito medio ai sostenitori granata sistemati in una delle gradinate laterali. La festa bianconera porta con sé anche qualche altro sfottò che il pubblico fatica a digerire, motivo per cui, in campo e fuori, nel finale gli animi si scaldano».
Il pezzo del quotidiano torinese non restituisce l’intera vicenda, almeno stando alla ricostruzione di Repubblica. Che, in un commento di Maurizio Crosetti, spiega: «Nei derby giovanili ci sono più o meno gli stessi ultrà della domenica: alcuni di loro avrebbero insultato lui e sua madre per tutta la gara per il colore della pelle, come ha spiegato lo stesso Leandro Fernandes sui social, in serata, quando si è scusato per il gesto».
Insomma, un’immagine poco edificante da parte del calciatore, ma anche da parte delle tifoserie. Nel suo testo, Crosetti ricorda tanti episodi analoghi e negativi, che raccontano del clima difficile (eufemismo) che caratterizza il nostro calcio, fin dalle giovanili. La chiusura del suo pezzo è davvero amara: «Il calcio isterico e trucido che abbiamo partorito e allevato come un serpente in salotto fa le uova, che poi si schiudono ed escono giornate come quella di ieri al Filadelfia. Che tristezza». Difficile non essere d’accordo.