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Repubbica: «La polveriera-Inter: Suning frenata da Pechino, Icardi capitano non riconosciuto»

La proprietà cinese (legata al potere centrale) non può investire, il capitano vive un momento complicato a livello di rapporti interni. E l’Inter ha già acquistato il suo erede: Lautaro Martinez.

Repubbica: «La polveriera-Inter: Suning frenata da Pechino, Icardi capitano non riconosciuto»

L’articolo di Repubblica

Il momento dell’Inter è bello complicato. Te ne rendi conto leggendo l’articolo di Repubblica, in edicola questa mattina. Da una parte ci sono i “problemi” di Suning, legati al potere centrale di Pechino. E dall’altra ci sono le inquietudini Mauro Icardi, che nel titolo viene definito “capitano dimezzato”.

Leggiamo, partendo dai rapporti triangolari Inter-Suning-regime cinese: «Anche per il 2018 Suning non potrà spendere per l’Inter,
bisogna rassegnarsi, sarà autofinanziamento. In Cina la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme ha rinnovato le limitazioni
agli investimenti all’estero nell’intrattenimento, sport compreso, già in vigore nel 2017. Suning è legatissima al potere centrale (oltre metà dei 13mila dipendenti è iscritta al partito, il presidente Zhang Jindong è in parlamento) quindi deve obbedire: i destini dell’Inter non vengono decisi da un gruppo privato, come dovrebbe essere, ma da uno Stato».

Icardi è il simbolo

Secondo Repubblica, l’isterismo di questa situazione economica fa il paio con la genetica controversa dell’Inter. Di cui è perfettamente simbolo il capitano di questa squadra, Mauro Icardi. Leggiamo: «Incostante anche se ad alti livelli (16 gol nelle prime 15, 2 nelle successive 7), capitano mai davvero riconosciuto per i suoi comportamenti tra l’egotico e lo stravagante (molti preferirebbero Miranda), al punto che nei momenti delicati i suoi richiami non vengono granché recepiti».

Repubblica spiega delle crisi interne, dei rapporti «ormai guastati» tra Icardi e i suoi scudieri Candreva e Perisic, del giallo social con Brozovic e Wanda Nara «che si trattiene in Argentina per qualche giorno di troppo». Insomma, una polveriera. Spalletti proverà a porre rimedio ai problemi con una settimana senza giorno di riposo, «perché bisogna allenarsi e tanto dopo aver rischiato di pareggiare pure col Bologna in 10».

L’obiettivo Champions, tra l’altro, permetterebbe all’autofinanziamento di essere meno stringente. Su Icardi, invece, pesano presagi di addio. Non tanto per la clausola che resta intatta (110 milioni di euro), quanto per l’arrivo già formalizzato del suo erede argentino. Lautaro Martinez, vent’anni. Centravanti ora al Racing Avellaneda.

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