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Napoli-Spal 1-0, pagelle / Una vittoria andreottiana per il Napoli. Spal a Spal e avanti così

Mario Rui regala sprazzi di ruvida bellezza. Allan è il simbolo della caparbia: andrebbe insegnato nelle scuole

Napoli-Spal 1-0, pagelle / Una vittoria andreottiana per il Napoli. Spal a Spal e avanti così

REINA. Piove e non solo, cara Ilaria, e non è tempo di futbol bailado o danzerino che sia. A dire il vero neanche la Spal osa troppo, anzi non osa per niente e si conta una parata una del nostro pipelet di verde vestito. Merita un voto se non altro per dare un senso all’acqua presa per un’ora e mezza – 6

Mi hai letto nel taccuino, Fabrizio. Stesso voto e stessa motivazione: non prende palle, ma una pioggia e un’umidità che non danno tregua – 6

Zero rischi e pochi slanci

HYSAJ. Il Napoli gestisce andreottianamente – il possesso palla logora chi non ce l’ha, cioè la Spal – e l’albanese nostro faticatore non si spreme più di tanto in fase offensiva, un paio di volte. Il resto è copertura e noia – 6

Zero rischi e pochi slanci – 6

ALBIOL. L’Ispanico ritorna per la nostra felicità ma non è una partita gladiatoria, per fortuna. Tiene al guinzaglio Antenucci e soprattutto mette un maldestro piattone su una perfetta imbeccata di Callejon. Peccato. Al di là tutto, l’importante è rivederlo là dietro per la sicurezza di Koulibaly e delle masse azzurre – 6

Mi sarei aspettata più sangue agli occhi al rientro dopo due giornate di assenza, un piglio maggiore nel mettere meglio quel piedino, anche. Invece ha esitato come se, intenzionato a svolgere semplicemente il compito difensivo, si fosse trovato impreparato di fronte all’occasione di chiudere la partita. Ma, Fabrizio, l’eleganza anche quando gioca al risparmio e la porta inviolata quando c’è lui in campo, sono dalla sua parte – 6  

KOULIBALY. Il circo apre per una manciata di minuti, la partita ristagna felicemente e lui prova a movimentare un po’ il pantano del San Paolo con discese ardite. Un centrocampista aggiunto, un regista difensivo, vedi tu Ilaria – 6

Un gol sfiorato, Fabrizio – 6

La crescita di Mario

MARIO RUI. Il ritmo sarà pure blando, ma la sensazione è di vederlo ovunque. A chiudere su Lazzari, a scontrarsi sempre con Lazzari, a chiudere su Floccari. Indi a ripartire sulla fascia senza sosta. Poi magari le statistiche dell’arido giornalismo alla Adani diranno altro, ma Mario Rui appare come il primo eroe non alto di questa strana partita – 6,5

Le statistiche mi pare di aver capito che dicano che ha toccato più palle di tutti. Al 15 del secondo tempo protegge come un mastino la palla accompagnandola fuori del campo correndo come un pazzo per evitare l’attacco della Spal. Ruba palla, corre sulla sua fascia, partecipa alle azioni, mette in mezzo un sacco di palle che spesso non sono sfruttate dai compagni. Mario regala spunti di ruvida bellezza, oggi, soprattutto di fiducia – 7

Il giocoliere perfetto

ALLAN. È il giocoliere perfetto del circo a tempo di oggi. Due sponde da biliardo (Mertens, poi Callejon) e infila Meret nello spazio più stretto, a destra. Confeziona anche l’assist per il gol annullato di Hamsik. Allan è un martello con qualsiasi clima e ritmo – 7

La palla che serve ad Hamsik per il gol annullato dal Var è una delizia. È bellezza il modo in cui la strappa all’avversario, soprattutto. Come sempre, lui arriva all’improvviso e ti toglie persino i vestiti da dosso, di certo ti fulmina. Allan è la rappresentazione della caparbia, dell’impegno, del crederci sempre e mollare mai. È qualcosa che bisognerebbe insegnare nelle scuole, Fabrizio – 8  

Il primo ministro della gestione andreottiana

JORGINHO. È il primo ministro della gestione andreottiana di cui sopra, il potere per il potere e sti cavoli l’estetica sarrita. Palleggia, anticipa e riparte, sovente lancia. Tutto in modo pacifico, privo di patemi – 6,5

L’orgoglio è capire quanto è pericoloso quando vedi chi gli piazzano addosso – e come – per neutralizzarlo. Lo marcano fino nei calzettoni. Eppure, lui serve palle – 6,5

DIAWARA dal 45’ del secondo tempo. Entra all’inizio del recupero finale e tocca due palloni, stavolta senza danni rispetto a giovedì – senza voto

Quel disastro è ancora nei miei occhi – sv

La raggia di Marek 

HAMSIK. Lo score del Capitano è spia di un buon cimento. Tre tiri, di cui uno pericoloso e parato da Meret, qualche assist. Più la bandierina spezzata che gli vale l’ammonizione. Bandierina gialla, è il canto arraggiato per la rete annullata, di cabeza. Indi la solita sostituzione – 6

È suo l’assist per Callejon parato dal portiere al 9’. Sarebbe stato suo il gol su passaggio di Allan se non fosse stato decretato il fuorigioco. Credo di non aver mai visto Marek incazzarsi così con arbitro e guardalinee: più che il gol annullato, gli ha dato fastidio quel giallo. Integrità – 6,5

Entra in campo la fantasia

ZIELINSKI dal 25’ del secondo tempo. Non c’è nulla da fare, quando scocca il minuto del suo ingresso, Zeling Zielinski immette adrenalina e giocate. Meriterebbe la maglia dal primo minuto, se non altro per quella palla scagliata meravigliosamente avanti, alla viva il parroco, a venti secondi dalla fine. È una filosofia che a noi piace assai – 6,5

Entra lui ed entra in campo la fantasia – 6,5  

CALLEJON. Due tagli soltanto per il Tagliatore Implacabile danno l’idea del gioco al risparmio dopo il gol iniziale di Allan. Ha comunque, Callejon, la possibilità di raddoppiare ma Meret ribatte – 6

Bellissimo lo scambio con Mertens ed Allan in occasione del primo gol. Secondo me merita un voto in più – 7

ROG dal 41’ del secondo tempo. I compagni vogliono solo mantenere la palla ma lui si ostina lo stesso a cercare varchi, nel poco tempo che gli è dato – senza voto

Questo già entra tardi, poi le azioni in corso gli ritardano pure l’ingresso in campo. Poi ci chiediamo perché gli vada il sangue agli occhi… – sv

Calo di intensità per Dries

MERTENS. È il primo a soffrire il calo d’intensità ma non si rassegna. Va al tiro tre volte e gira una punizione quasi perfetta. Quasi. Più la sponda per Allan, la sufficienza c’è eccome – 6

Sul fraseggio con Allan e Callejon vedi alla voce Callejon. Bello lo stop di petto al 36’ a controllare una palla che altrimenti sarebbe andata fuori. Al 32 del secondo tempo sfiora la rete con una punizione calcolata sull’altezza giusta. Si muove tanto, ma concretizza poco – 6

Lorenzo al risparmio

INSIGNE. Come con la Lazio è Lorenzo il Magnifico quello che crea di più in materia di gioco e conclusioni. E anche stavolta non segna. Al massimo un maledetto palo. Nella ripresa si dedica a fare il difensore e si rivede nell’area avversaria al 35’: due dribbling e un altro tiro a lato – 6,5

Al 3’ il suo destro, deviato, prende palo. Gioca per vincere, ma al risparmio – 6

Spal a Spal

SARRI. Sarò blasfemo, Ilaria, ma mi viene una citazione rafaelita: Spal a Spal e avanti così – 6,5

Bisognava vincere, Fabrizio. Lo abbiamo fatto sotto una pioggia battente e con uno strettissimo 1-0 senza impegnarci neanche tanto. Bisogna vincerle tutte. Senza appellarci troppo alla nostalgia, qua c’è da appellarsi al Padreterno e alla magia – 6

ARBITRO GAVILLUCCI. Un solo brivido, a danno nostro, per il gol annullato, ma ci stava. Il dibattito sull’ammonizione è da azzeccagarbugli, lasciamolo perdere – 6

Trovo che sia stato anche clemente con Marek. Per come si è incazzato, fosse stato un altro di ammonizioni gliene avrebbe anche potute dare due – 6  

 

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