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Diritti Tv, la nuova ripartizione genera frizioni: Roma e Udinese protestano per l’audience

Calcio&Finanza e la nuova situazione di incertezza sui parametri che concorreranno alla ripartizione dei diritti tv: il nuovo bando penalizzerebbe soprattutto i giallorossi.

Diritti Tv, la nuova ripartizione genera frizioni: Roma e Udinese protestano per l’audience

L’approvazione della Legge di Bilancio

Il sì alle nuova Legge di Bilancio ha ufficializzato e reso effettive le modifiche alla Legge Melandri voluta dal ministro dello Sport Luca Lotti. In questo modo, cambieranno i criteri di ripartizione dei diritti televisivi. Secondo quanto riportato da Calcio&Finanza, che a sua volta cita il quotidiano Affari&Finanza, aumenterà la quota fissa uguale per tutti. Resterà immutata la quota derivante dai risultati del campo, ma le ultime stagioni peseranno più della storia del club (finora l’impatto era, rispettivamente, del 15% e del 10%: queste percentuali cambieranno).

Il punto fondamentale riguarda il peso dei tifosi. Leggiamo: «L’altra novità riguarda il peso dei tifosi: il concetto di “radicamento sociale” sostituisce quello di “bacino d’utenza”. In origine l’incidenza del pubblico era del 30%: il 25% in base a indagini demoscopiche, il 5% in relazione alla popolazione della città. Adesso la platea vale solo il 20% e sarà calcolata tenendo presente il pubblico effettivamente pagante allo stadio nelle ultime tre stagioni “nonché in subordine l’audience televisiva certificata”. Come riportato da Affari & Finanza, servirà un decreto di Palazzo Chigi per determinare, in concreto, i sistemi di calcolo dei nuovi parametri. Ma fra i club è già battaglia: le grandi temono di veder ridotta sensibilmente la propria fetta».

Tra affluenza allo stadio e ascolti tv

Intanto, tutto sarà calcolato secondo parametri particolari. Le graduatorie parziali – merito e ascolti – saranno calcolate su base 50 e non su base 20. In questo modo si alzerà sensibilmente la quota di chi consegue i migliori risultati sul campo e contribuisce ad aumentare gli ascolti tv. Proprio su quest’ultimo punto, però, si è scatenata la protesta di club come Roma e Udinese. I giallorossi sono svantaggiati dal nuovo bando, che prevede il loro inserimento in un pacchetto di 12 squadre che potranno essere visibili solo su una piattaforma. Diminuiranno inevitabilmente i contatti tv riferiti alle loro partite.

Per questo, leggiamo sempre da C&F, «per calcolare i nuovi criteri per la suddivisione dei diritti tv servirà un algoritmo che calcoli tutte le variabili», tra cui anche i vari incroci tra posizionamenti orari che influenzano il dato dell’audience (le partite del venerdì, del sabato, del lunedì). Infine, gli stadi. Anche il load factor (il riempimento dello stadio per le partite in casa) concorrerà alla determinazione della quota di introiti tv. In questo momento, le milanesi sono in testa per numero di tifosi “riportati” allo stadio. Vedremo come si evolverà anche questa vicenda.

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