ilNapolista

Feyenoord-Napoli, il primo tempo: l’inizio giusto, poi va via la luce

Zielinski illude il Napoli, mentre il gioco scorre gli azzurri si spengono. Il City, che ha ridotto il turn over, sta perdendo in Ucraina. Poche speranze.

Feyenoord-Napoli, il primo tempo: l’inizio giusto, poi va via la luce

Due partite (in tutti i sensi)

Il Napoli entra in campo nel modo giusto, segna subito e poi continua a giocare. La risposta giusta, almeno inizialmente, alla sconfitta contro la Juventus. Zielinski con rabbia sottoporta dopo calcio piazzato e spizzata di Albiol, quello che ci voleva. La squadra di Sarri tiene benissimo il campo, il Feyenoord è soggiogato, Mertens e Hamsik vanno vicinissimi al raddoppio. Come se Shakhtar-Manchester City non esistesse, come se alla fine Guardiola non avesse scelto una formazione semi-titolare, con Sané e Fernandinho e Gabriel Jesus titolari. Con Danilo e Delph, Yaya Touré e Gundogan. Eppure il City perde, va sotto, prima 1-0 poi 2-0 e il Napoli si spegne in contemporanea.

In realtà il Feyenoord aveva iniziato ad uscire bene dalla difesa, è iniziata un’altra partita, la squadra di Sarri non è omogenea e compatta nel pressing, le aperture sulle fasce trovano via via maggiore sfogo sugli esterni alti Berghuis e Boetius. Da un cross che sembra innocuo, nasce il pareggio di Jorgensen. Pessima lettura di Albiol, l’attaccante danese non lo anticipa, colpisce indisturbato dietro il difensore spagnolo che calcola male traiettoria e altezza e tempo del salto. Il pareggio accende ancor di più il Feyenoord, il Napoli non esiste più. Almeno fino all’intervallo, che arriva con la consapevolezza che le speranze di passare il turno sono poche, pochissime. Anzi, diciamo quasi nessuna. Serve un miracolo, poco prima di Natale.

ilnapolista © riproduzione riservata