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Il Guardian sul Manchester City: «Così belli in campo da risultare per forza simpatici»

Barney Ronay racconta la squadra di Guardiola: «Il City è una questione di stile, di progetto, di bel gioco. Sta nascendo un progetto davvero importante».

L’articolo sul Guardian

Barney Ronay scrive per il Guardian, e parte dal Psg per “lodare” il Manchester City. Il suo concetto è semplice: se quello francese è un club che può essere odiato per il proprio strapotere finanziario, la squadra di Guardiola ha superato questo step. Grazie al gioco, grazie all’estetica. Grazie alla bellezza. Scrive così, Ronay: «Sono anche inevitabilmente divertenti, avvincenti, belli, tutti da guardare. È una questione di stile. Non è solo il fatto che, rispetto al Psg, il business degli emiri del Manchester City è diventato sostenibile. C’è qualcosa di più, che arriva dal campo».

La firma calcistic del Guardian spiega che Guardiola ha costruito un collettivo in grado di giocare con leggerezza, con qualità, che si inserisce nella tradizione offensiva del calcio inglese (cita il Liverpool 1988, il Manchester di Ferguson, il Chelsea di Ancelotti) ma «pratica un calcio così divertente da riscattare una corsa solitaria verso il successo in Premier». E poi, è anche una questione di progetto: «Pep ha messo insieme un organico composto da calciatori giovanissimi, eppure in grado di produrre uno spettacolo fantastico. Ha edificato qualcosa di davvero importante, tutti i componenti del’organico sono migliorati. Si pensi a Sterling, Delph, De Bruyne».

È una «simpatia» che nasce da una nuova percezione del gioco, quindi. E che «potrebbe anche andare al di là dei trofei che (forse) arriveranno a fine stagione». La tenuta della squadra andrà verficata in Champions League, ma intanto «c’è qualcosa di bello, qui». Ronay chiude il pezzo immaginandosi una specie di boss finale europeo, Psg-Manchester City. Probabilmente sappiamo anche per chi farebbe il tifo.

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