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Chievo-Napoli, la probabile formazione: le incognite Reina e Mario Rui, il possibile turn over

La nostra idea sulla formazione di oggi, sui ballottaggi e sulle possibili scelte in vista dell’inizio della partita contro il Chievo.

Chievo-Napoli, la probabile formazione: le incognite Reina e Mario Rui, il possibile turn over
Mario Rui

L’ipotesi del Napolista

Atto primo dopo Ghoulam. Ipotizzare la formazione titolare per Chievo-Napoli è soprattutto chiedersi se sarà arrivato il tempo di Mario Rui. Nel frattempo, tutto intorno, scorre il calcio. C’è Reina che sembra avere qualche acciacco, c’è Mertens che non sta(rebbe) benissimo, o forse no. Insomma, ci sono dubbi e perplessità. Più che sul gioco del Napoli e sull’adattabilità dei possibili nuovi innesti, c’è qualche timore in merito alla tenuta di vecchi e nuovi uomini a disposizione di Sarri. Nel senso: dal punto di vista fisico e tattico, Mario Rui è pronto? Quando perde(rebbe) il Napoli senza Reina? Chi, nel caso, potrebbe dare un po’ di respiro a Mertens? Le grandi squadre passano da questa necessità: evadere le ansie, canalizzare le frustrazioni sul campo. Per vincere.

Reina – Sepe

Un po’ di dubbi, alla fine Pepe dovrebbe essere in formazione. Problemi alla schiena per lo spagnolo, retaggio classico di una fisicità difficile da gestire. Sepe in preallarme, è la vita del dodicesimo. Vedremo se ci saranno sorprese. L’ultima volta senza Reina: Napoli-Juventus 1-1, Rafael inoperoso a parte il gol di Khedira.

Maggio – Mario Rui

Il tema è il seguente: perché un calciatore acquistato durante l’estate è ancora un’incognita a inizio novembre? Nessuno dice o avrebbe potuto dire a Sarri di “togliere Ghoulam”, ma ora ci stiamo interrogando tutti sulla ricezione del Napoli a una fatalità tipica del mondo del calcio. Infortunio lungo, riserva da schierare presente in rosa eppure ci sono dei dubbi. La gestione di certi meccanismi, da parte del tecnico azzurro, è quantomeno lenta. Anzi, lenta è dire poco. Tutto questo vale quel misero 5% in più per Maggio, con conseguente adattamento di Hysaj sulla sinistra. I rumors spingono per la soluzione più logica, per l’inserimento del portoghese in formazione titolare. Sarà curioso vedere come finirà. Dal punto di vista tattico, pochi dubbi per noi: meglio due calciatori nel proprio ruolo che un adattato (e mezzo, Maggio ha sempre fatto altro che il terzino puro, nella vita).

Jorginho – Diawara

Puro turn over, anche qui. I rumors dicono Diawara, noi non ci fidiamo e mettiamo Jorginho al pari del guineano. Il momento dell’italobrasiliano è davvero prezioso, ma anche Diawara è in forma e una sua nomina nella formazione titolare sarebbe propedeutica alla scelta di un centrocampo di maggiore impatto fisico. Cosa che, contro un avversario come il Chievo, è sempre discretamente positiva. Noi siamo indecisi, probabilmente lo è anche Sarri. Cambiano (di poco) le caratteristiche, resta immutata la qualità complessiva. È il bello del turn over possibile e applicato.

Allan – Zielinski

Ballottaggio classico, in questo momento noi continuiamo a “preferire” Allan anche se i rumors spingono per Zielinski. È una pura scelta di turn over, questa, senza grossi riferimenti alla forza dei due calciatori. Il brasiliano è stato finora importantissimo nell’economia del gioco, tanto da superare ampiamente il polacco nelle gerarchie di formazione. Allo stesso modo, però. Piotr rappresenta una grande alternativa tattica, perché vivacizza il centrocampo col gioco tra le linee. Proprio questo punto, oggi, ci fa propendere verso una percentuale più equilibrata. Il Chievo, nonostante una nomea fuorviante, è una squadra che gioca a calcio pur rimanendo reattiva. L’idea di scompaginare il dispositivo di Maran con qualche giocata estemporanea, tecnicamente meno elementare, potrebbe essere una specie di apriscatole soprattutto a centrocampo, zona di grande intensità. A patto che il recupero di Zielinski si concretizzi in maniera definitiva.

Mertens – Ounas

Una precauzione, nulla di più. Difficile, se non impossibile, immaginare un Napoli senza Mertens in questo momento così (emotivamente) delicato. Anche un Mertens con una condizione non ottimale è imprescindibile per Sarri. Non fosse altro che per l’assenza di Milik, ma è anche una questione di presenza, peso in campo, necessità di gioco della squadra. Per Ounas, 10 possibilità su 100 sono già tante, oggi.

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