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Yaya Touré: «Il San Paolo mi preoccupa, Napoli più forte dello Shakhtar»

Intervista alla Gazzetta: «Tifosi come quelli del Napoli possono essere determinanti. Ricordo nel 2011. Mi piace Insigne. Siamo venuti qui per vincere»

La prima volta nel 2011

Il suo giudizio sul pubblico del San Paolo gira in rete ormai da sei anni, da quando – il 22 novembre 2011 – venne a Napoli col Manchester City di Mancini e furono sconfitti 2-1 dal Napoli di Mazzarri Cavani e Lavezzi. Disse che era rimasto in campo a fine partita perché colpito dall’entusiasmo del pubblico. Concetto che oggi Yaya Touré ribadisce in una intervista alla Gazzetta dello Sport alla vigilia della gara di Champions League in programma a Napoli domani sera.

«La cosa che m’impressionò di più fu il pubblico. Un tifo caldissimo, spettacolare. Il San Paolo è uno stadio che non ti lascia indifferente, neppure da avversario. Un sostegno come quello del pubblico di Napoli dà maggiore forza ad una squadra. Non mi intimorisce da giocatore del City, ma mi preoccupa per la carica che dà alla formazione di casa. Nei momenti di difficoltà, fan come quelli del Napoli possono essere determinanti».

«Touré elogia il gioco del Napoli: «Il suo allenatore, Maurizio Sarri, viene considerato un innovatore del calcio italiano e per quello che ho visto quella sera è una definizione giusta. Mi piace molto Insigne: un bel talento davvero. Ma il Napoli ha diversi calciatori importanti. In porta c’è un campione del valore di Pepe Reina».

Sottolinea che il City non è venuto qui a fare presenza («Non siamo ancora qualificati») e dice che il Napoli ha qualcosa in più rispetto allo Shakhtar che pure gli ha fatto una buona impressione a Manchester.

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