ilNapolista

Il complesso di inferiorità di Tuttosport: «La Juventus non è certo brutta»

Il quotidiano torinese non cambia mai: pragmatismo contro bel giuoco, albi d’oro contro letture critiche, Juve-Napoli scontro tra filosofie.

La prima pagina (più altre otto)

Il solito refrain, Juventus-Napoli come sfida di filosofie e quindi tra tecnici. Allegriani contro Sarriani, i risultati contro la ricerca del bel gioco e uno scontro-scudetto che riparte da Dybala e Mertens, gli uomini del Pallone d’Oro in azzurro e bianconero. Tuttosport insiste sul tema, evidentemente a Torino sono sensibili alle prese di posizioni di chi giudica e racconta il calcio, che non fa altro che sottolineare una verità abbastanza visibile: la Juventus è decisamente più forte del Napoli, per singoli e qualità complessiva. Eppure, la squadra di Sarri esprime un gioco più estetico, anzi più esteticamente godibile. Non c’è niente di male.

Anzi, non ci sarebbe niente di male a vincere senza impressionare dal punto di vista della pura espressione calcistica, specie se il motto della società che sembra soffrire questi paragoni è “Vincere è l’unica cosa che conta“. Invece, a Torino, sembrano non volerci stare. Tanto da dedicare al tema la prima pagina, più altre otto all’interno del quotidiano.

juventus

Leggiamo: «Il bel “giuoco” del Napoli contro il pragmatismo della Juventus, roba antica che rimanda a un tema fondamentale del calcio che storicamente ha spesso contrapposto quelli che “giocavano bene ma non riuscivano a vincere” contro quelli che “pur giocando male vincevano”. La letteratura sportiva generalmente si schiera con i primi, pur dovendo affrontare un problemino non da poco: perché nello sport sono molto più letti gli albi d’oro delle circonvoluzioni critiche ed è nell’algido elenco dei vincitori che la differenza fra aggettivo e oggettivo scolpisce in modo indelebile i risultati, l’unica unità di misura con la quale confrontare, per esempio, due allenatori. Il resto sono chiacchiere, gustosissime chiacchiere, benedette chiacchiere». Sì, è vero. Vincete voi. Lo sappiamo.

Ma la Juve non è così brutta

Non ci vogliono stare, sembrerebbe. Perché la Juventus sarà pure una squadra diversa, «ma non è mica brutta». Sì, da Torino vogliono anche essere riconosciuti belli, oltreché vincenti. Questa la rivendicazione: «La Juventus di Allegri meriterebbe più attenzione quando attraverso l’enorme qualità di alcuni suoi interpreti fabbrica momenti di calcio entusiasmante». Sono particolari, a Torino, perché dicono la stessa cosa che diciamo noi. Mentre il Napoli gioca bene sempre, o comunque tende a farlo sempre, la Juventus ha «dei momenti di calcio entusiasmante». La differenza, se vogliamo, è proprio e solo e tutta qui. Solo che noi lo diciamo con scherno – secondo loro. Ma non è così. Spesso, almeno sul Napolista, si è fatto l’elogio di quel pragmatismo bianconero che ha sempre fatto difetto al Napoli. Sì, proprio quello.

Ecco, proprio per questo non ci spieghiamo l’insistenza da parte di chi ha vinto, ma non solo. Perché la Juventus è più forte, del Napoli, e male che andasse contenderà il titolo fino all’ultimo alla squadra di Sarri. Con le sue armi, quelle che le hanno permesso di vincere gli ultimi sei scudetti. Evidentemente, questo non è bastato a cancellare questa necessità di essere riconosciuti belli, anche di chi magari dimostra da anni di esserlo più di loro. Magari si sono accorti che Vincere non può essere l’unica cosa che conta. Un pochino conta anche come lo fai. Almeno per la letteratura.

ilnapolista © riproduzione riservata