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“Tra vent’anni, saranno tutti morti”. Il 7 ottobre 1997 il pentito Schiavone creò la Terra dei fuochi

Un grande stratega mediatico che ha condizionato, e ancora condiziona, vent’anni di economia campana. Ecco l’audizione desecretata

“Tra vent’anni, saranno tutti morti”. Il 7 ottobre 1997 il pentito Schiavone creò la Terra dei fuochi

La profezia

Vent’anni esatti. La profezia di Carmine Schiavone sulla Terra dei Fuochi non si è avverata: “Gli abitanti di paesi come Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e così via avranno forse vent’anni di vita!”. È tutto nero su bianco. L’audizione – per anni secretata – del 7 ottobre 1997 alla “commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse”, presieduta da Massimo Scalia.

Da quel giorno, Carmine Schiavone – oggi scomparso – divenne verità assoluta. Ha creato lui la Terra dei fuochi, è riuscito a condizionare pesantemente l’economia di un’intera regione e a regolare il flusso di informazioni. Il principe dell’agenda setting, potremmo dire se avessimo voglia di scherzare su un tema così serio. Tema che ancora oggi viene trattato ideologicamente, con schieramenti contrapposti (col tempo, si è creata un’altra fazione che si è opposta ai devoti di Schiavone).

Un grande stratega mediatico

L’audizione è qui, vale la pena leggerla. È una sceneggiatura perfetta. Business, camorra, rifiuti radioattivi, massoneria, Licio Gelli. Tutto quanto fa titolo. Perché nel giornalismo il titolo è tutto. Dateci un titolo e conquisteremo il mondo. E l’avvelenamento delle falde acquifere è un titolone. Vent’anni dopo, vale la pena di osservare che il pentito Carmine Schiavone aveva leggermente esagerato. Appena appena.

Il 26 ottobre prenderà il via il processo d’appello alla Resit. Cipriano Chianese, il signor Resit, è stato condannato a vent’anni in primo grado. E il pentito Schiavone lo indicò come il boss delle discariche e dei rifiuti, in affari con Licio Gelli. Non è stato un buon profeta, Schiavone, ma di certo sapeva benissimo come muovere le pedine sullo scacchiere.

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