ilNapolista

Napoli-Sassuolo, la probabile formazione: i titolarissimi e il crossover con la Champions

La nostra idea sulla formazione di oggi pomeriggio, sui ballottaggi e sulle possibili scelte in vista della partita contro il Sassuolo.

Napoli-Sassuolo, la probabile formazione: i titolarissimi e il crossover con la Champions
Albiol Photo Matteo Ciambelli

Napoli-Sassuolo

Se i rumors sulla formazione di oggi dovessero essere confermati dalla e nella realtà, non ci sarebbero più grossi o tanti dubbi. I titolarissimi, o comunque i giocatori più affidabili in questo momento, vanno in campo in campionato. Gli altri, quelli più giovani e promettenti, si giocheranno la Champions. Niente di male, per carità: questione di scelte. La partita col Manchester City è determinante se non decisiva, c’è differenza tra vincere e pareggiare e pure tra pareggiare e perdere. Servirà il miglior Napoli, solo che il crossover tra il Sassuolo e la Champions imporrà delle scelte. Che, fino a questo momento, sembrano orientate come scritto sopra. Allan, Jorginho e Albiol oggi e le loro alternative pronte per mercoledì. Una sola variazione sul tema, probabilmente. Vediamo quale.

Maggio – Hysaj

È l’unica piccola modifica rispetto al pronostico più classico, e per noi vale 60 possibilità su cento. Maggio non gioca dalla trasferta di Roma con la Lazio, prima era stato in campo contro l’Atalanta e in entrambi i casi non ha demeritato, anzi. Possibile, anzi auspicabile il suo ingresso nella formazione titolare di oggi. Lo confermano i rumors, in questo modo sarà possibile dare un cambio ad Hysaj in vista del City senza perdere troppo in qualità assoluta. Dal punto di vista tattico, realistico immaginare un bel duello con Politano, uno dei migliori calciatori a disposizione di Bucchi. Maggio ha il dinamismo per non soffrire l’esterno sinistro del Sassuolo, l’aiuto di Callejon permetterà di contenere i giochi a due con Peluso, terzino sinistro d’ordinanza. L’eventuale decisione di utilizzare Maggio proprio oggi non dovrebbe causare sollevazioni popolari.

Albiol – Chiriches (Maksimovic)

Inizialmente si pensava ad un turno di turn over ulteriore – volevamo proprio fare il giochino di parole – per Raul, anche a causa di una fastidiosa febbre. Invece, nelle ultime ore ecco la rimonta rispetto ai suoi alter ego, Vlad Chiriches e Nikola Maksimovic. Un cambio, a poche ore dall’inizio della partita, vale secondo noi il 35%. Questione di sicurezza, anche se a Genova il centrale rumeno non ha demeritato. L’assenza di Berardi e la presenza di Falcinelli o Matri non rappresentano una differenza valutativa in chiave difensiva, più che altro il Napoli ha perennemente bisogno di un calciatore che, come Albiol, avvii la manovra in maniera lineare, intelligente, coerente con i principi di gioco della squadra. Per questo, ci sentiamo di mettere lo spagnolo nella formazione di partenza. Nonostante il City alle porte, ci viene da dire. Dovessimo essere smentiti dai fatti, non ci lagneremmo troppo.

Jorginho – Diawara

È il discorso della scelta di cui sopra, anche se il buon Amadou arriva da prestazioni positive. A Manchester, e non solo per il gol su rigore; a Genova, e non solo per il delizioso assist a Mertens. Pensare di rivedere il guineano contro il City è una speranza per il futuro; Jorginho, invece, è una certezza più immediata. Dal punto di vista strettamente tattico, molto – anzi tutto – dipenderà dall’atteggiamento del Sassuolo. Se la squadra di Bucchi giocherà in maniera difensiva e speculativa, quindi secondo idee lontane dal suo background, l’idea di rinunciare all’impatto fisico di Diawara potrebbe diventare negativa. In caso contrario, la presenza di Jorginho potrebbe offrire la sicurezza in palleggio che serve al Napoli per costruire l’azione come serve, come si deve.

Allan – Zielinski

Piotr è in ripresa, e ci fa enormemente piacere. Allan resta però uno dei calciatori più in forma del momento. Quindi, percentuali nette ma non nettissime, a noi farebbe piacere che Zielinski possa giocarsi di nuovo le sue chance col City. Sarebbe un segnale alla squadra e non solo, noi contro Guardiola giochiamo per vincere e per attaccare. Roba grossa, forse anche sfrontata. In mezzo c’è il Sassuolo, e la sensazione è che alla fine toccherà al brasiliano. Com’è anche giusto che sia dopo 90 minuti di Zielinski a Genova (tre giorni prima) e in vista di un big match decisivo per il futuro europeo (tre giorni dopo). A cosa serve la famosa panchina lunga, sennò?

ilnapolista © riproduzione riservata