Bella intervista al Mattino: «Sono amareggiato. Le Universiadi sono una grande opportunità per la città. Lunedì Tardelli potrebbe lasciare»
Lunedì potrebbe fare un passo indietro
Interessante intervista al Mattino del presidente del Coni Giovanni Malagò che si sofferma soprattutto sulla polemica montata in città per Marco Tardelli testimonial delle Universiadi. C’è stata anche l’attacco ufficiale di Patrizio Oliva medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca. Lunedì, rivela Malagò, Tardelli potrebbe fare un passo indietro.
«Nessuno ha voluto mancare di rispetto a Napoli»
Il numero uno del Coni si definisce «amareggiato. Per questo motivo, nel rispetto delle opinioni altrui e dell’amicizia che mi lega da epoca non sospetta a Patrizio Oliva, gli ho telefonato. Noi siamo stati sempre ai margini dell’organizzazione delle Universiadi. Quando è stato richiesto il nostro supporto dal presidente del Centro sportivo universitario, Lentini, lo abbiamo dato.
Ci è stato poi chiesto di indicare una persona che avesse i rapporti con le federazioni, che sono a Roma e non a Napoli, e noi l’abbiamo indicata. Una singola persona, appunto Tardelli, rispetto a decine di napoletani e di campani che sono coinvolti nell’organizzazione dell’evento. Se si fanno queste polemiche soltanto perché è stato scelto un calciatore e non uno schermitore, allora mi cadono le braccia. Scusate, ma è una colpa? Questo è autolesionismo perché nessuno ha voluto mancare di rispetto a Napoli».
«Le Universiadi sono una grande opportunità per Napoli»
«Lui non vuole creare problemi. Ho chiesto al ministro Lotti di convocare la riunione con tutte le parti interessate e faremo le valutazioni. Perché, come nelle migliori tradizioni di Napoli, deve esserci questo atteggiamento distruttivo? Perché, con il massimo rispetto di tutti, bisogna parlare di quello che va bene o non va bene ad Oliva? Penso che l’attenzione dovrebbe essere rivolta altrove, ad esempio alla lotta contro il tempo per mantenere tutti gli impegni per le Universiadi che saranno non una grande opportunità per Napoli, ma la grande opportunità, perché non mi risulta che ci saranno altre occasioni per un profondo rinnovamento dell’impiantistica sportiva in città e nell’hinterland.
Ecco perché provo amarezza davanti a certe dichiarazioni di un campione napoletano che conosce bene, ad esempio, la situazione delle strutture a Napoli. La politica locale ha fatto disastri in passato e noi siamo intervenuti, mettendoci come sempre la faccia, per questo evento. Si tratta di personalismi che non portano a nulla. E sottolineo che sarei felice se tutti i campioni napoletani fossero coinvolti in questa grande organizzazione».
